La Gazzetta dello Sport

IL ROCKER SULLA SCIA DI KLAMMER

- di Pier Bergonzi

Adesso va detto: l’atleta numero uno dello sport italiano 2019 è un omone con la barbetta che picchia sugli sci come il batterista di una band heavy metal, ma accarezza le curve con la sensibilit­à di un pianista. Sì, Dominik Paris il più grande velocista nella storia del nostro sci. Ieri a Bormio, «Domme» ha fatto qualcosa che noi umani, spazzanevi­sti della domenica, speravamo, ma faticavamo a immaginare. Ha rivinto la discesa della Stelvio a 24 ore di distanza. L’ha vinta, per la quinta volta, la quarta consecutiv­a visto che lì è imbattuto dal 2017. E per chi ama leggere attraverso le trame dei numeri si tratta del sesto successo a Bormio, visto che lo scorso anno aveva trionfato sulla Stelvio anche nel SuperG.

Ce n’è abbastanza per fare leggenda. Sei successi sulla Stelvio sono come 6 vittore alla Milano-Sanremo (solo Girardengo e Merckx che ne ha vinte 7) come 6 successi a Wimbledon (solo Federer a quota 8, Renshaw, Sampras a 7) o 6 trionfi al Gp di Monza di Formula 1(nessuno... Schumi e Hamilton sono a 5). La discesa, per i puristi, è la disciplina regina dello sci, quella che ti porta a un passo dal limite, quella che ti richiede tanta testa quando le gambe non ne possono più. E la Stelvio è forse la pista più esigente, quella che sottopone il fisico al massimo dello stress, perché non consente un attimo di respiro. Si parte a tavoletta per entrare in velocità nel canalino Sertorelli, e poi si salta sperando di avere gambe per domare lo Schuss San Pietro e poi... poi si stringono i denti fino a uno sguardo dal centro di Bormio. È quando l’acido lattico urla nelle gambe che si può vincere o perdere la partita. Paris ha disegnato, come se i suoi sci fossero una matita, due gare perfette confermand­o che conosce ogni centimetro di quella picchiata che fa impazzire il mondo. Il suo bis in 24 ore rimanda alle imprese di Franz Klammer, il più grande discesista di sempre. Kaiser Franz firmò una doppietta in due giorni sulla Saslong, in Val Gardena nel dicembre del 1976. Ora Paris si confronta con quei mostri sacri delle nevi. Aveva già superato Kristian Ghedina diventando l’azzurro con più successi in discesa, sono 14, che sommati ai 4 trionfi in SuperG portano a 18 il suo bottino complessiv­o in Coppa del Mondo. Tra gli italiani soltanto due miti: Tomba (50) e Thoeni (24) hanno fatto meglio. E così, alla vigilia della combinata, dove oggi andrà a caccia di punti, Paris si trova in testa alla coppetta di discesa, ma anche al primo posto della classifica assoluta. Non sarà facile, ma è giusto che Domme ci creda fino alle finali di Cortina. E intanto godiamoci lo straordina­rio bis della Stelvio. Dopo i successi di Marta Bassino, Sofia Goggia e Federica Brignone mancavano gli squilli di un azzurro. Domme aveva aperto il 2019 rivincendo sulla Streif prima di conquistar­e il titolo mondiale di SuperG ad Are e chiudere la passata stagione con altri 4 successi e la coppetta del SuperG. Ecco perché lo spettacolo degli ultimi due giorni ci fa dire che l’atleta dell’anno è lui: Dominik Paris, il rocker delle nevi.

 ??  ?? Fenomeno Dominik Paris, 30 anni, è alto 1.83 per 97 kg. Con 18 vittorie è dietro solo a Tomba e Thoeni
Fenomeno Dominik Paris, 30 anni, è alto 1.83 per 97 kg. Con 18 vittorie è dietro solo a Tomba e Thoeni

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