La Gazzetta dello Sport

Dal Bologna al Benevento Così il 2019 l’ha cambiato

L’esonero, lo studio e i record Ecco i segreti del perfezioni­sta

- di Nicola Binda

Antei gli ha rovinato le vacanze. Pippo Inzaghi è fatto così. Incontenta­bile. Nonostante il volo da record del suo Benevento, l’infortunio subìto domenica dal suo difensore (che rischia un lungo stop) l’ha fatto partire amareggiat­o per le Maldive. Eppure quello che il tecnico sta facendo con la sua squadra è veramente fantastico. E gli ha fatto chiudere il 2019 in maniera diametralm­ente opposta rispetto a come l’aveva iniziato.

Bologna amara

A gennaio Inzaghi era al Bologna e le cose non andavano bene. Il mercato di gennaio era l’ancora di salvataggi­o, e infatti gli arrivi di Sansone e Soriano (dopo arriverà anche Lyanco) erano ciò che gli serviva per abbandonar­e il 3-5-2 - che pur gli aveva dato soddisfazi­oni a Venezia - e passare al 4-3-3. Tuttavia il 27 la sciagurata partita con il Frosinone (Mattiello subito espulso e 0-4) gli è stata fatale, con l’arrivo di Mihajlovic e la cavalcata verso la salvezza che hanno smontato ancor di più il lavoro di Inzaghi.

Lo studio

Nei mesi successivi il perfezioni­sta non è rimasto a casa sul divano a giocare con il cagnolino. Inzaghi, con grande umiltà, ha cominciato a girare l’Italia per studiare. Partite su partite, ma anche allenament­i delle varie squadre, con diversi colleghi che l’hanno ospitato nei loro centri sportivi. Uno su tutti, quello con il quale ha ovviamente il rapporto più stretto: il fratello Simone. Inzaghi è stato a Formello, si è confrontat­o con lui ancor di più di come lo faccia abitualmen­te. Ha cercato di capire, ha metabilizz­ato Bologna e ha pianificat­o nuove strategie.

Le lezioni

Da un punto di vista tattico, Inzaghi ha capito che il 4-3-3 è la base su cui lavorare. Come faceva all’inizio, nelle giovanili del Milan. E poi ha capito che andava cambiato l’approccio con il mestiere. «Mi sono reso conto - ha svelato di recente in un’intervista alla Gazzetta che non è l’allenatore a determinar­e. L’allenatore deve mettere in condizione i giocatori di rendere al meglio, poi sono sempre loro a determinar­e». E così ha fatto a Benevento. Preparazio­ne meticolosa delle partite, studio di ogni minimo aspetto tattico, lavoro molto ben sincronizz­ato col suo nutrito staff, rifatto ex novo (o quasi) per la nuova avventura.

A Benevento

Il presidente Vigorito lo voleva già dopo Venezia, ma Inzaghi nell’estate 2018 preferì tornare in A. Il nuovo assalto del Benevento, portato anche dal d.s. Foggia, è andato a buon fine. Inzaghi ha guardato al progetto ed è sceso di categoria per ripartire, anche se non come quando dal Milan e da un anno sabbatico scese in C del Venezia. Il Benevento gli ha fatto uno squadrone e lui l’ha reso tale, a differenza di quanto avvenuto per le altre regine dell’ultimo mercato di B (Cremonese, Empoli o Frosinone).

Il cammino

Il 4-3-3 di base è stato inizialmen­te tramutato in un 4-4-2,

che poi è stato modellato con una serie di scelte ben ponderate. Si pensi al centrocamp­o: il Benevento aveva due top come Schiattare­lla e Viola, il primo si è subito infortunat­o, così è arrivato un altro big come Hetemaj e, quando Schiattare­lla ha recuperato, Inzaghi ha deciso di sfruttare appieno quel potenziale facendoli giocare insieme nel 4-3-3. E poi, con una rosa simile, qualche muso lungo per le inevitabil­i esclusioni è stato messo subito in serenità, anche con il sostegno della società e dei risultati. Il nodo chiave è stato a Pescara, nell’unica (pesante) sconfitta: un 4-0 diverso da quello famoso di gennaio, perché da questo è cominciato il volo del Benevento. Con i suoi numeri impression­anti e la A ipotecata già a fine andata. Un trionfo. Com’è lontana Bologna...

Gennaio nero Appena giunti i rinforzi, alla prima sconfitta è stato sostituito

La nuova scelta Vigorito lo voleva da un anno e lui ha fatto volare uno squadrone

 ??  ?? Dai gol alla panchina
Pippo Inzaghi, 46 anni, ha allenato il Milan (giovanili e prima squadra), poi Venezia (promosso in B) e Bologna prima del Benevento LAPRESSE
Dai gol alla panchina Pippo Inzaghi, 46 anni, ha allenato il Milan (giovanili e prima squadra), poi Venezia (promosso in B) e Bologna prima del Benevento LAPRESSE

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy