REGINA SHIFFRIN E RE KIPCHOGE
La cannibale dello sci e il maratoneta marziano i nostri eroi del 2019
Ivoti dei giornalisti della Gazzetta dello Sport arrivano puntuali a fine anno. Kipchoge (uomini), Shiffrin (donne), Liverpool (squadre uomini) e Stati Uniti calcio (squadre donne) sono i vincitori del referendum 2019. Una rivoluzione. Perché Kipchoge, nella nostra classifica, di corsa è andato più forte degli oltre 900 cavalli della Mercedes di Hamilton (2°) e dimostra
come è cambiato lo sport dal 1978. Quando, primo vincitore, l’uomo-mondo per la Gazzetta fu Henry Rono. Keniano come Kipchoge, in 81 giorni migliorò 4 record mondiali (3000, 3000 siepi, 5000 e 10000) prima di perdersi e di affogare il suo talento nel nulla. Nel 2019 Kipchoge non ha fatto record ufficiali, ma ha corso una maratona in meno di 2 ore con lepri, clima ideale e una linea perfetta da seguire per
non perdere neanche un metro dei 42.195 di fatica, passione e adrenalina. È lo sport che cambia ma mantiene, intatto, il suo fascino. Il “non record” di Kipchoge ha avuto il merito di portare l’atletica come argomento di discussione al bar. Chi ci riesce merita di essere eletto sportivo dell’anno. Il voto dei giornalisti della Gazzetta ha poi premiato la Shiffrin, destinata a battere tutti i
record dello sci. Ha 24 anni e, ogni volta, ci “costringe” ad aggiornare il conto dei primati: 13 vittorie quest’anno in Coppa del mondo (più due ori mondiali), 15 nel 2018 (più un oro olimpico). A breve supererà Hirscher e si metterà a rincorrere le leggende Stenmark e Vonn. È statunitense ma quel sorriso infinito come il suo talento la rende eroina globale. E poi le squadre, la sintesi dei valori dello sport. Stare insieme, lottare, costruire qualcosa. Abbiamo votato il Liverpool che vinto in Europa e nel Mondo, al di là del dogma Messi e del suo ennesimo Pallone d’oro, e gli Stati Uniti, superpotenza del calcio femminile che inaugura una nuova voce nell’albo d’oro: squadre mondo donne. Ciao 2019, ti ricorderemo anche grazie a Kipchoge e Shiffrin.