Il Tour d’Italia è per fenomeni Chi fermerà super Klaebo?
Il norvegese riparte con 32” di margine. Pure Pellegrino in gara, ma attende la sprint di sabato
Chiamatelo Tour d’Italia. Da oggi a domenica con un solo giorno di riposo per il trasferimento, tra Dobbiaco e Val di Fiemme, l’evento a tappe valido per la Coppa del Mondo di sci di fondo, si deciderà tutto sulle nostre nevi. Si riparte dalla pista Santer nella stazione in alta Val Pusteria, dove una volta giganteggiava Bjoern Daehlie, e adesso il più acclamato del circuito è il fenomeno Johannes Klaebo, che oggi nella 15 km tl a cronometro, potrà gestire un margine di 32” dai suoi inseguitori, il russo Bolshunov e lo svedese Haeggstroem. Leader anche della Coppa del Mondo, il norvegese diventato un anno fa il più giovane trionfatore del Tour sul Cermis (dove si assegnano 400 punti di Coppa e un premio di 50.000 euro), Klaebo ammette che la vittoria di domenica nella Sprint a skating di Lenzerheide su Pellegrino gli è costata una fatica bestiale: «Sfidare Federico - dice il vichingo - è sempre un gran piacere, ma quant’è impegnativo. Gare come queste sono così dure che spero non lascino il segno nelle gambe per le altre tappe del Tour». Soprattutto perché Klaebo è assediato da due orsi russi come Bolshunov e Ustiugov) e dalla nutrita rivalità interna.
Uomo copertina
Klaebo è ormai l’uomo-immagine del fondo, lanciato a soli 23 anni verso nuovi record: ha già 32 successi in Coppa e vede il primato del connazionale Northug (47) alla portata già in questa stagione. Lo precedono, ancora per poco, Bjoern Daehlie (46) e Martin Sundby (44), che il Tour lo domava prima della sua irruzione. Il format di gare più brevi dovrebbe rendere questo Tour «all’italiana» incerto non solo oggi, ma anche domani: il circuito non potrà festeggiare a lungo il Capodanno essendo in programma, sempre a Dobbiaco, una prova in classico ad inseguimento e con i distacchi accumulati. Oggi i fondisti gareggeranno contro se stessi ed il cronometro. Pellegrino resta il miglior azzurro a 1’07” da Klaebo, ma ha già la testa verso la Sprint in classico di sabato, la prima fiemmese in 14 edizioni di Tour.
Segnali azzurri
E se Klaebo vanta il margine più consistente, tra le donne la leader è addirittura una russa, Natalia Neprayeva, alla quale è bastato il 3° posto nella Sprint svizzera di domenica. E l’unica incertezza che patisce la favorita Therese Johaug sarà proprio un’altra Sprint, format che non le si addice: per il resto, la norvegese appare imbattibile sulle gare di distanza.La vichinga con le trecce bionde, dovrà guardarsi dalla detentrice uscente, la connazionale Ingvild Oestberg. Tra le azzurre, la migliore è la ventiduenne Anna Comarella, figlia d’arte (la mamma gareggiava con Gabriella Paruzzi) a far sperare dopo i primi punti di Coppa. Oltre Pellegrino, urgono segnali azzurri disperatamente...