I NUMERI
Il difensore ha scelto, riscatto a luglio Nzonzi, Kalinic e Under verso la Premier. Così ok a Petagna e Politano
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Non nascondiamolo: Dan Friedkin non valuterà cuore, passione, attaccamento ai colori e tutto quello che può significare la Roma surfando sull’onda dei social o delle frequenze delle radio locali. Al di là dei numeri dei bilanci che l’ultima «due diligence» in corso gli sta fornendo, ciò che andrà a vedere è anche altro. Ad esempio le 35.837 presenze medie che affollano (si fa per dire) l’Olimpico. Dati neppure da zona Champions League – quella che invece la squadra prova a conquistare sul campo – visto che, a causa del calo del 7,2% di spettatori rispetto alla scorsa stagione, i giallorossi hanno davanti Inter, Milan, Juventus e Lazio. Le spiegazioni, vere o presunte, potrebbero portare lontano, ma l’impressione è che la nuova proprietà voglia una passione che non si limiti solo alla parola, ma al sostegno fisico e, perché no?, economico. Con queste premesse, come spesso è stato scritto, il progetto per ora non prevede colpi mirabolanti, bensì rinforzi mirati per reparto, partendo da una idea base di fondo: stop con la vendita dei migliori, come è avvenuto nelle ultime stagioni, In questa chiave, oltre agli intoccabili Pellegrini e Zaniolo, il primo rinforzo dell’era Friedkin potrebbe essere Chris Smalling, che sarà riscattato per una cifra oscillante intorno ai 15 milioni.
Blitz inglese
Intendiamoci, l’operazione sarà formalizzata solo in estate, ma il difensore inglese ha dato mandato ai suoi emissari di trovare un accordo col Manchester
United per restare in giallorosso. Già alla metà della prossima settimana, perciò, le parti dovrebbero parlarsi, senza contare che, tramite intermediari, si sta preparando un vero e proprio blitz inglese per sfoltire la rosa, provando a monetizzare grazie alle cessioni di Perotti e Nzonzi.
Politano e Diaz
Il nodo vero, però, è rappresentato da Kalinic. Il croato ha chiuso l’anno solare 2019 con un solo gol all’attivo e la Roma, con l’ok dell’Atletico Madrid, se ne libererebbe per puntare su un altro vice Dzeko. Piacciono Petagna e Mariano Diaz, col primo che ha condizioni di acquisto (prestito e riscatto) più favorevoli rispetto alla punta del Real Madrid, anche se il club giallorosso spererebbe che il madridista puntasse i piedi per favorire la trattativa. Tutto però resterà fermo se Kalinic non accetterà il trasferimento, così come Politano difficilmente potrà arrivare se Under non troverà una sistemazione (Bayern, Monaco ed Everton lo seguono). In realtà con la società nerazzurra si era parlato anche di uno scambio di prestiti che potesse coinvolgere lo stesso Politano e Spinazzola, ma la Roma ha detto di no a questa tentazione, nonostante il terzino non abbia il posto assicurato.
È tornato Bruno Peres
Tra l’altro, proprio per quel ruolo, da ieri è tornato in corsa un nuovo concorrente, che in realtà è un cavallo di ritorno. Si tratta di Bruno Peres che, conclusi i suoi prestiti in Brasile, ieri ha svolto le visite mediche e da oggi sarà riaggregato al gruppo, anche se bisognerà vedere in che forma. Il club, comunque, conferma che adesso fa parte della rosa. Certo, più che una soluzione, per la dirigenza è uno stipendio in più a bilancio, senza contare che in giallorosso non ha lasciato dolci ricordi. Anche Bruno Peres, comunque, è nella lunga lista dei partenti, magari sperando di poter puntare ad un giocatore che al momento piace senz’altro di più, ovvero Faraoni del Verona. Titoli di coda su Juan Jesus, che piace a Cagliari e Fiorentina, con i viola che non hanno alcuna intenzione di cedere Vlahovic. Morale: in attesa che Friedkin prenda il comando, meglio non aspettarsi follie.