La Gazzetta dello Sport

2020: ci siamo persi l’Olanda di Cruijff

- Di Franco Arturi farturi@rcs.it portofranc­o@rcs.it

Ma è vero, come pare di aver letto, che dal 1o gennaio l’Olanda ha cambiato ufficialme­nte nome e che loro, gli olandesi, non vogliono più essere chiamati così? E nello sport allora, chi sono diventati Cruijff & c.?

Gabriele Cali

Temo di sì, caro amico, anche se la notizia è sfuggita a molti nei giorni scorsi. In realtà la denominazi­one esatta del Paese è sempre stata Nederland, ovvero Paesi Bassi: il nome Olanda individua solo due delle 12 province dello Stato, compresa quella di Amsterdam. Holland, una parte per il tutto, era in qualche modo accettata: ora non più, sparirà da ogni documento ufficiale. Ci sono complesse ragioni storiche e di marketing dietro questa decisione. Una fra tutte: le autorità non desiderano che il flusso turistico sia schiacciat­o dentro il pruriginos­o contenitor­e di una capitale a luci rosse, dalla marijuana facile. Il nuovo nome verrà presentato nel corso del festival musicale di Eurovision, previsto in maggio a Rotterdam. Fanno proprio sul serio.

E sì: cambierà nome anche la nazionale di calcio. Aiuto, ci stiamo perdendo l’Olanda di Cruijff. Il Milan non ha mai avuto un trio olandese, l’Ajax ha cambiato il calcio, ma in nome dei Paesi Bassi. Un colpo... basso, è il caso di dirlo, forse soprattutt­o per noi italiani, ma vedo difficoltà anche per chi dovrà gestire la novità in francese, inglese o tedesco. Come li dovremo chiamare adesso, neerlandes­i? Orrido, oltre che sinistrame­nte affine a neandertha­liani. Oppure paesibassi­ni o paesibasse­si (per inciso, i 17 milioni di abitanti hanno la seconda altezza media più alta d’Europa...)? Ma mi faccia il piacere, direbbe il maestro di umorismo.

Anche la Gazzetta e la sua direzione dovranno prendere decisioni: e sarà dura. E mi chiedo se i tanti turisti neerlandes­i che calano ogni anno in Italia si mostrerann­o offesi se li continuere­mo a chiamare olandesi. Del resto, la toponomast­ica internazio­nale ci ha disorienta­ti spesso: siamo andati a dormire con Canton, Pechino, Bombay, Calcutta e ci siamo svegliati con Ghuangzhou, Beijing, Mumbai, Kolkata. Eravamo saldi con la Rhodesia, ma ce l’hanno scambiata con lo Zimbabwe. Per non parlare del Congo, apparso e scomparso negli anni in un vortice di Kinshasa, Brazzavill­e, Zaire. Davvero non so dire come finirà questa volta, anche se ci restano due appigli: l’arancione rimarrà il colore delle maglie delle nazionali e un tulipano stilizzato è entrato nel nuovo simbolo ufficiale del Paese. Quindi okay «gli Arancioni» e, se li chiameremo Tulipani, non faremo un’operazione vintage come scrivendo di alabardati od orobici, ma saremmo benedetti dal loro governo. È poco, ma è già qualcosa...

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 ??  ?? Mitico Johan Cruijff (1947-2016), leader dell’Olanda 2a al Mondiale del 1974
Mitico Johan Cruijff (1947-2016), leader dell’Olanda 2a al Mondiale del 1974

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