Inzaghi come Eriksson: manca l’ultimo sì
Lazio nella storia se vince a Brescia: con 9 successi di fila eguaglia quella del 1998-99
Caccia al record, ma in piena emergenza. Il 2019 è finito per la Lazio con un trofeo, la Supercoppa vinta a Riad. Il 2020 può cominciare con un primato assoluto, quello delle vittorie consecutive. Che non è come alzare una coppa, ma ha comunque ugualmente un valore storico. Sì, perché soltanto una volta nei suoi 120 anni di storia (il compleanno è in programma la prossima settimana, il 9 gennaio) la squadra biancoceleste è riuscita a infilare nove vittorie consecutive in campionato. È accaduto venti anni fa, grazie alla Lazio stellare di Eriksson, che infilò la striscia record nella stagione 1998-99, quella che precedette il secondo scudetto. Domenica a Brescia la Lazio di Inzaghi può eguagliare questa serie vincente, affiancandosi alla formazione del mago svedese negli annali societari.
La prova del nove
La banda Simone è arrivata a quota otto successi consecutivi grazie alla rocambolesca vittoria di Cagliari, ottenuta attraverso l’incredibile sorpasso sulla squadra sarda in pieno recupero. E già in precedenza altre due vittorie erano giunte sul filo di lana per i biancocelesti, quella di Firenze e quella di Reggio Emilia col Sassuolo. Questa Lazio, insomma, ha ampiamente dimostrato di essere non solo una squadra bella, ma anche determinantissima. Come è stato poi confermato dalla nona vittoria consecutiva. Che in realtà c’è già stata, in Supercoppa contro la Juve, ma che ovviamente non conta per il primato che riguarda le sole sfide di campionato. L’appuntamento con la storia è quindi previsto per domenica a Brescia. Inzaghi cercherà di far meglio di Delio Rossi e Pioli, che si sono solo avvicinati a Eriksson, fermandosi entrambi a otto vittorie consecutive (Rossi nel 2006-07 e Pioli nel 2014-15).
In emergenza
Dopo i tre trofei vinti (una Coppa Italia e due Supercoppe), dopo i vari tabù spezzati (quelli con la Juve e quello di
San Siro col Milan), dopo essere diventato l’allenatore col maggior numero di vittorie in campionato (superato Zoff), Inzaghi ha quindi la possibilità di aggiornare ancora la storia del club. Ma dovrà farlo in una situazione di piena emergenza. A Brescia non ci saranno gli squalificati Leiva e Luis Alberto e il tecnico rischia di non avere neppure Cataldi e Immobile. Il centrocampista (candidato a sostituire Leiva) è alle prese con noie muscolari a un polpaccio. Ieri è tornato ad allenarsi, svolgendo lavoro differenziato. Una novità per nulla scontata che induce a un cauto ottimismo circa il suo recupero. Decisivo in ogni caso l’allenamento di oggi. Immobile è stato invece fermato da un attacco influenzale. Ieri è rimasto a casa e anche oggi sarà tenuto a riposo. Inzaghi spera di riaverlo alla vigilia della sfida di Brescia. Se Ciro dovesse alzare bandiera bianca al suo posto giocherebbe Caicedo. Mentre in caso di forfait di Cataldi nel ruolo di play sarebbe schierato Parolo, Lulic farebbe l’interno e Jony giocherebbe sulla fascia.
Leiva operato
A proposito di Leiva. Il play brasiliano è stato sottoposto ieri ad un piccolo intervento per ridurre gli effetti della lesione capsulo-legamentosa del pollice della mano destra. Leiva si era procurato l’infortunio nel match di Supercoppa a Riad. In un primo momento sembrava che l’intervento non fosse necessario, poi invece la decisione di effettuarlo per risolvere definitivamente il problema, visto che il giocatore non sarebbe comunque partito per Brescia a causa della squalifica. Leiva sarà disponibile già per la successiva sfida con il Napoli: giocherà con un tutore.
L’altro record
Il record di Eriksson non è peraltro il solo che insegue questa Lazio. Ce n’è un altro che chiama in causa addirittura il Grande Torino. Le nove vittorie consecutive sono arrivate tutte con almeno due gol all’attivo per i biancocelesti. Una buona abitudine cominciata già due partite prima della serie di successi di fila. Per un totale di 11 partite consecutive nelle quali la Lazio ha segnato 2 o più gol . Il record assoluto appartiene al Grande Torino che nel 1948 realizzò due (o più) reti per 13 partite di fila. Oltre alla storia del club, insomma, Inzaghi può riscrivere pure quella del campionato.
In emergenza Luis Alberto e Leiva squalificati In dubbio Cataldi e pure Immobile