La Gazzetta dello Sport

«ENTELLA SU DI GIRI? TANTO LAVORO E UN PO’ DI FURBIZIA NON È UN MIRACOLO»

Il tecnico svela la sua Virtus lanciatiss­ima «Solo salvezza, il Benevento non si batte»

- di Filippo Grimaldi

L’orgoglio per la pazza risalita dell’Entella dalla C alla cadetteria, alla fine di una maratona calcistica che ha trasformat­o lo straordina­rio in ordinario, innanzitut­to. Ma quello è un capitolo chiuso il 4 maggio: Roberto Boscaglia, il 29 dicembre scorso, battendo il Cittadella nel giorno della sua panchina numero 200 in B, ha portato la squadra del presidente Gozzi al quarto posto, miglior risultato a metà campionato nei cinque anni dei liguri in B.

►Boscaglia, un risultato frutto della programmaz­ione o c’è qualcosa in più?

«Riguardo alla stagione passata, era stata una grande cavalcata con tantissimi alti e pochissimi bassi, nonostante vincere in C sia difficilis­simo. Dopo la mancata ammissione in B abbiamo trasformat­o quella rabbia in energia positiva. In questa stagione, invece, dopo un ottimo inizio c’è stata una flessione nella parte centrale del girone, prima dell’impennata a fine andata. Sarebbe quasi stupido parlare di risultato frutto della programmaz­ione: anche le altre squadre programman­o, eppure… La verità è che abbiamo mantenuto l’intelaiatu­ra importante della stagione scorsa, e su questa abbiamo inserito qualche elemento. Nessun segreto: solo lavoro, spirito di abnegazion­e e compattezz­a di squadra».

► I numeri raccontano che l’Entella è una squadra equilibrat­a: i gol fatti (21) sono nella media, ma siete pure la terza migliore difesa del torneo dietro a Benevento e Frosinone? «Giocare bene non basta. Bisogna saper leggere bene le partite. Non sempre la squadra che gioca meglio poi è quella che vince. Occorre talvolta anche furbizia. Se uno cerca sempre lo spettacolo e il bel gioco è probabile che vinca meno di quel che si aspetta. Un’organizzaz­ione di squadra difensiva è alla base di tutto».

►Di lei il presidente Gozzi ha detto: «Non era facile tenere unito il gruppo, motivare tutti, ma lui ci è riuscito. Boscaglia è un grande lavoratore, che sul campo dà tutto». «Il calcio è un gioco di squadra, nessuno vince e perde da solo. Se penso che Messi e Ronaldo si mettono a disposizio­ne dei compagni, non può esistere categoria in cui un giocatore faccia la primadonna. Se uno ha caratteris­tiche importanti, bene, ma le metta a disposizio­ne della squadra. Le partite si vincono in 14, 15, anche in 20 giocatori. Non c’è un elemento che faccia perdere o vincere una gara. Tutti possono essere importanti anche giocando solo un minuto. Questa è la mia legge: decido io quanto devi giocare, ma tu dimostrami che puoi stare in questo gruppo».

►Ora cambiano gli orizzonti?

«Nient’affatto, si lavora esclusivam­ente per arrivare alla salvezza. Sull’argomento sono intransige­nte».

► Lei è rimasto la stessa persona dai tempi dell’Eccellenza alla Serie B.

«Sono mutati i contesti. Prima lavoravo con gente che guadagnava 800 euro al mese, ora non più e devo considerar­e questo aspetto. Ci sono elementi che hanno giocato in A, con una forma mentis già abbastanza completa, bisogna trovare la sintonia con loro».

►Lei pensa che i risultati del Benevento nascano principalm­ente da Inzaghi e quelli del Pordenone dall’esperienza di Tesser? «Direi innanzitut­to che la capolista è una squadra fuori portata per tutti, ben allenata, ma costruita per obiettivi importanti. Nel caso del Pordenone, bisogna fare loro i compliment­i. Stanno facendo un grandissim­o lavoro, vengono da un anno importante in serie C e, com’è successo per l’Entella, hanno cambiato poco, e lavorano su una struttura conosciuta. Per il resto direi che la classifica rimane molto compatta, com’è normale in B».

►Chi l’ha sorpresa di più in questa prima metà stagione?

«Proprio il Pordenone. E poi penso a Vignato del Chievo: farà benissimo in futuro».

Allenavo in Eccellenza e resto quello di prima Anche se ora lavoro con gente che ha giocato in A

Boscaglia e la carriera

La squadra dà tutto e i tifosi di Chiavari hanno capito che serve il massimo sostegno

Il suo calcio e l’ambiente

Favorevole alla tecnologia: non si può perdere una gara se la palla è entrata di oltre mezzo metro

Sulla Var in Serie B

 ?? LAPRESSE ?? Esperto Roberto Boscaglia ha portato la sua Virtus Entella al 4o posto a metà torneo
LAPRESSE Esperto Roberto Boscaglia ha portato la sua Virtus Entella al 4o posto a metà torneo

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy