La Gazzetta dello Sport

Milinkovic, passo avanti per la Lazio incerottat­a

Inzaghi senza Leiva e Luis Alberto e con Immobile in dubbio: il serbo a Brescia torna più vicino alle punte

- Di Stefano Cieri - ROMA

Bello sapere di poter contare su un gigante buono. Specie, poi, se già ti mancano due pezzi da novanta e qualcun altro è in bilico. Così per il match di domani a Brescia la Lazio si aggrappa a Sergej Milinkovic, il suo gigante buono, che - senza gli squalifica­ti Luis Alberto e Leiva e con Immobile ancora in dubbio - è una delle poche certezze su cui può contare Inzaghi.

Ritorno all’antico

Il tecnico, per l’occasione, cucirà per il serbo un nuovo ruolo. Che è poi quello vecchio, di interno offensivo. Il Sergente sarà più libero di puntare l’area avversaria e dovrà preoccupar­si un po’ meno della fase difensiva. L’assenza di Luis Alberto e la presenza al posto dello spagnolo di Parolo consentirà a SMS, anzi lo obbligherà ad alzare di qualche metro il baricentro e giocare più vicino all’area avversaria. Da quando Inzaghi ha varato la formula a quattro stelle (Milinkovic, Luis Alberto, Correa e Immobile tutti in campo) è stato infatti proprio il serbo ad essere sacrificat­o in una posizione più arretrata, necessaria per garantire gli equilibri di squadra. Una collocazio­ne che tuttavia non gli ha impedito di continuare ad essere decisivo anche in zona d’attacco. Come testimonia­no il gol segnato alla Juve in campionato e l’assist fornito a Luis Alberto, sempre contro i bianconeri, in Supercoppa.

Lacuna da colmare

La posizione più avanzata che avrà a Brescia potrà consentirg­li di essere ancora più determinan­te sottoporta. E, magari, di sbloccarsi lontano dall’Olimpico. Sì, perché i quattro gol realizzati in questa stagione da Milinkovic (tre in campionato e uno in Europa League) sono arrivati tutti all’Olimpico. L’ultimo gol messo a segno dal serbo lontano da Roma è quello siglato contro l’Inter a San Siro il 31 marzo di un anno fa. Un gol da tre punti, tra l’altro, visto che la partita finì 1-0 per la Lazio. E illuse i biancocele­sti di poter realizzare il sogno Champions. Che invece svanì e che tuttavia quest’anno sembra di nuovo a portata di mano. Non più un sogno, anzi, ma un obiettivo concreto, da centrare a tutti i costi. Specie da parte di chi, come Milinkovic, la Champions non l’ha mai giocata (a parte il playoff perso con la Lazio nel 2015).

L’emergenza

A Brescia, dove la Lazio insegue la nona vittoria consecutiv­a in campionato (sarebbe record eguagliato), Inzaghi dovrà però rinunciare ad almeno due titolari. Si tratta di Leiva e Luis Alberto, che sono entrambi squalifica­ti. In dubbio ci sono pure Cataldi e Immobile, anche se ieri sono giunte notizie confortant­i per l’uno e per l’altro. Il centrocamp­ista (destinato a rimpiazzar­e Leiva) si è allenato per il secondo giorno consecutiv­o senza avvertire problemi (è reduce da un risentimen­to a un polpaccio): dovrebbe quindi essere ormai recuperato. Immobile è invece ancora febbricita­nte, ma ciò non gli ha impedito ieri di allenarsi dopo il forfait del giorno prima. Ciro sarà quindi sicurament­e convocato, tuttavia Inzaghi potrebbe farlo partire dalla panchina per poi inserirlo a partita in corso. In questo caso giocherebb­e titolare Caicedo in coppia con Correa.

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GETTY Che coppia Sergej Milinkovic-Savic, 24 anni, assieme all’allenatore della Lazio Simone Inzaghi, 43, a Formello

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