Il portiere del Toro vuole festeggiare fermando la Roma
Domani la centesima partita in granata In difesa Izzo e Nkoulou ritrovano Djidji
Per il portiere del Toro domani a Roma c’è un traguardo significativo da tagliare murando Dzeko e gli altri giallorossi: Salvatore Sirigu gioca la sua centesima partita in granata. Approdato a Torino dalla Spagna nella stagione 2017-18, ha saltato sinora tre gare di campionato. La partita col Genoa del 20 maggio 2018, ultima giornata della A, dove rimase in panchina pr dare una soddisfazione alla giovane riserva Milinkovic-Savic; e poi Sassuolo ed Empoli del campionato 2018-19, causa infortunio alla schiena patito nel derby del 15 dicembre. Dal rientro in campo avvenuto il 29 dicembre allo stadio Olimpico della capitale contro la Lazio, Totò è stato sempre al suo posto tra i pali inanellando così 37 match di A, Ai quali bisogna aggiungere le sei presenze nei preliminari di Europa League e la partita di Coppa Italia contro la Fiorentina (0-2) dello scorso gennaio: totale 44 match di fila, dei quali 43 nel 2019. Allargando il discorso alla Nazionale vediamo come Mancini lo abbia schierato Mancini in cinque gare di qualificazione agli Europei. Quindi Sirigu nel 2019 è andato tra i pali 48 volte.
Una scelta delicata
Domani sera Walter Mazzarri gli schiera a protezione una linea arretrata formata da Izzo, Nkoulou e probabilmente Djidji, apparso in queste ultime ore in vantaggio, sia pure di un soffio, nel duello interno con Bonifazi. Si tratta di una scelta particolarmente delicata perché questo di Roma è un ostacolo alto, è prevedibile che le possibilità dei granata di saltarlo indenni siano legate anzitutto al buon rendimento del pacchetto arretrato. Ora, se il rendimento di Sirigu è stato costantemente elevato per tutto il 2019, sul conto dei difensori il discorso va spaccato esattamente a metà: bene nel girone di ritorno del precedente torneo, maluccio in questo di andata. Sirigu ha continuato a fare la sua parte, cioè a parare il possibile e a volte l’impossibile. Ma da Nkoulou a Izzo, da Bremer a Lyanco, nessuno può dirsi esente da errori che poi hanno inciso sull’esito del match.
Si ricompone il trio
Riproponendo Djidji al fianco dei titolarissimi Izzo e Nkoulou, il tecnico granata tornerebbe alla linea varata tra ottobre e dicembre 2018 (nove partite di fila), che aveva fornito buone risposte. Mazzarri dovette modificarla in seguito all’infortunio al ginocchio patito dal francese, che lo costrinse a saltare quattordici incontri. A singhiozzo poiché si cercò di evitargli l’intervento chirurgico. Fatto sta che l’ultima volta in cui Djdji si è ritrovato al fianco di Izzo e Nkoulou risale al 16 marzo (Toro-Bologna 2-3) mentre in questo torneo l’ultima partita giocata per intero risale alla terza giornata Toro-Lecce (1-2). Da allora solo spezzoni: gli ultimi 15’ risalgono alla debacle con la Lazio del 30 ottobre. E del resto Bonifazi non vede il terreno di gioco dal 16 settembre: Lecce fatale anche per lui.
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