La Gazzetta dello Sport

Livorno, caos senza fine Sconfitte e liti in famiglia

La squadra è ultima, Aldo Spinelli contro il figlio che è deciso a cedere la società. Ora serve un miracolo

- Di Francesco Foresi- LIVORNO

Trovare chi scommette un euro sulla salvezza del Livorno è come cercare un ago in un pagliaio, ma in riva al Tirreno nessuno si vuole dare per vinto nonostante i numeri impietosi di una squadra ultima in classifica con 12 punti grazie a 3 vittorie, altrettant­i pareggi e 13 k.o. con 14 gol messi a segno, di cui appena due con gli attaccanti, e 28 subiti. Una crisi tecnica alla quale nelle ultime settimane è scoppiata anche quella societaria.

Senza leader

Tutto nasce dalle scelte operate in estate quando la società seguendo le direttive del tecnico Roberto Breda, aveva deciso di non rinnovare il contratto a Diamanti, il vero protagonis­ta della salvezza. La squadra si è trovata senza un vero leader sia in campo che nello spogliatoi­o anche perché i nuovi arrivi non hanno reso secondo le aspettativ­e vuoi per carenze tecniche (Mazzeo, Braken, Morganella), vuoi per problemi fisici (Viviani, Luca Rizzo, Stoian e Brignola). Il cammino in campionato è stato un vero disastro tanto che dopo il k.o. di Spezia il 7 dicembre la società ha deciso di esonerare Breda (con un contratto biennale a 180 mila euro netti) puntando su un nome nuovo, Paolo Tramezzani, reduce da esperienza all’estero (Albania, Svizzera, Francia e Cipro). Una scelta che al momento non ha pagato anche se nell’ultima uscita (a Empoli) il Livorno ha disputato una buona gara ottenendo quel punto che lascia la fiammella della speranza. Ora c’è bisogno di trovare sul mercato almeno 4 elementi (2 attaccanti, un centrocamp­ista e un difensore in grado di cambiare il volto a questa squadra.

Famiglia contro

E’ in atto uno «scontro» in famiglia Spinelli tra il presidente Aldo e il figlio Roberto con quest’ultimo deciso a cedere la società. Sono state portate avanti alcune trattative con vari gruppi e una di queste, sotto la regia del procurator­e Paolo Palermo, ha messo in contatto la famiglia Spinelli con un gruppo di costruttor­i interessat­i allo stadio di Livorno e tra questi spicca il nome di Antonio Ciuffarell­a salito alla ribalta delle cronache per aver progettato e realizzato lo stadio di Frosinone e sta lavorando per quello di Caserta. Nelle ultime settimane vi sono stato numerosi incontri tra i commercial­isti e gli avvocati di entrambe le parti e per l’8 gennaio è previsto il vertice decisivo per trovare la quadra. Al momento sono due i possibili scenari. Spinelli cede il 60 per cento delle quote del Livorno rimanendo socio minoritari­o fino a giugno per poi uscire definitiva­mente di scena. Oppure Spinelli affida la gestione della società a questo gruppo in attesa di capire se vi sono i presuppost­i economici per cedere la società. Nel frattempo Spinelli ha ingaggiato come direttore sportivo, su suggerimen­to dello stesso Palermo, Vittorio Cozzella (che ha lavorato a Terni), che avrà il compito, non facile, di trovare sul mercato di gennaio quegli elementi giusti per rilanciare il Livorno nella corsa salvezza. Aldo Spinelli, che si trova in vacanza in Svizzera, ha confermato la volontà di fare di tutto per rinforzare la squadra e questo al di là di come si svilupperà la trattativa societaria. Il figlio Roberto si trova a Dubai e per il momento ha staccato la spina in attesa dell’incontro dell’8 gennaio.

Mercato

Serve una vera impresa per centrare gli obiettivi prefissati anche però non è facile convincere i calciatori finiti nel mirino di Cozzella a trasferirs­i a Livorno vista la situazione di classifica disperata. Diplomazia e soldi sono le armi sulle quali il Livorno deve puntare per dare a Tramezzani una squadra in grado di compiere un miracolo. Solo a quel punto sarebbe possibile trovare chi scommette un euro sulla salvezza del Livorno.

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GETTY La carica La squadra del Livorno, ultima in classifica, in gruppo prima della partita contro l’Empoli

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