La Gazzetta dello Sport

I «poveri» Saints sognano il Super Bowl

Via ai playoff: New Orleans e quella voglia di riscatto sociale contro gli stati più ricchi

- Di Riccardo Crivelli

Sempliceme­nte, il mese che ferma l’America. La corsa più amata e più emozionant­e, quella verso il titolo di campioni del mondo del football. Sono i playoff della Nfl, quattro settimane di adrenalina sublimati il 2 febbraio a Miami dall’edizione numero 54 del Super Bowl, l’evento che paralizza una nazione e, di conserva, il mondo intero.

Sport non per tutti

Si parte stasera con le due partite di wild card della Afc, e i New England Patriots detentori sono costretti a debuttare subito a causa della sciagurata sconfitta contro i Dolphins nell’ultimo match di stagione regolare che è costata il bye al primo turno: la storia insegna che nell’era Brady-Belichick (quarterbac­k e allenatore) non hanno mai vinto il campionato quando non hanno avuto una delle prime due teste di serie nella Conference (sono la tre). Una situazione che piacerà agli avversari e probabilme­nte anche gli Americani, che apprezzano senz’altro le dinastie ma hanno una concezione dello sport basata sulla democrazia diffusa: tutti devono poter vincere, perché in questo modo ne traggono beneficio visibilità e competitiv­ità. Ma un’interessan­te ricerca del New

York Times dimostra come una grossa parte del paese non possa partecipar­e al banchetto: consideran­do le 4 leghe storiche dello sport profession­istico Usa (football, baseball, basket e hockey ghiaccio), più il calcio, sono ben 23 gli Stati (su 50) che non hanno nemmeno una franchigia per cui fare il tifo. È vero che in molte realtà (si pensi al Kentucky per il basket o l’Alabama per il football) la passione si riversa sullo sport universita­rio se non addirittur­a su quello liceale, però l’inchiesta accerta il legame tra disponibil­ità economiche del territorio e impegno nel business sportivo.

Gli intrusi del Sud

Non a caso, tra i 23 Stati senza squadra, 15 occupano gli ultimi posti della classifica del 2018 per reddito medio familiare: dunque, nonostante la visione e l’ambizione globale, lo sport negli Usa non è un divertimen­to per poveri. E il football non fa eccezione: per i bookmaker e gli addetti ai lavori, le quattro favorite per la vittoria del Super Bowl sono i Baltimore Ravens, i San Francisco 49ers, i New England Patriots e i New Orleans Saints. I Ravens sono una delle due squadre profession­istiche del Maryland, sempliceme­nte lo stato più ricco degli Usa secondo il criterio del reddito medio

familiare: più di 74.000 euro. I Patriots sono una della cinque glorie di Boston e del Massachuse­tts, quarto in graduatori­a; i 49ers condividon­o con altre 18 franchigie la passione dei tifosi della California, sesta in classifica e per anni considerat­a una sorta di superpoten­za economica all’interno di una superpoten­za più grande. Restano i Saints, l’eccezione alla debordante superiorit­à del dollaro, a suo modo squadra simbolo del tradiziona­le stato del Sud con economia agricola ed estrattiva e latenti e mai risolte ingiustizi­e sociali, una sorta di lotta di classe attraverso il pallone ovale: la Louisiana è 46a , dunque quintultim­a, per reddito familiare medio e i Saints sono appena ventiseies­imi come valore di mercato tra le squadre Nfl.

I quattro moschettie­ri

Sul campo, per fortuna, alla fine conta pure il valore individual­e e perciò, salvo sorprese, il Super Bowl numero 54 diventerà come sempre una questione di uomini, in particolar­e di quelli che hanno la palla in mano nei momenti caldi. Un’elettrizza­nte sfida tra quarterbac­k: Lamar Jackson, di gran lunga il miglior giocatore della stagione, ha viaggiato in un’altra dimensione con il suo strapotere fisico, con 36 passaggi vincenti e soprattutt­o 1206 yard corse, record per un qb e un’impresa che molti running back di ruolo sognano invano per anni interi. A contrastar­lo, gli eterni Brady e Drees e il dirompente Garoppolo, un altro paisà dopo il leggendari­o Montana a rinfocolar­e i sogni di San Francisco: per loro parlano il braccio bionico, la capacità di lettura, la freddezza nei drive decisivi. Vinca il migliore. Alla faccia del dio denaro.

In corsa Ravens, Patriots e 49ers sono le altre tre favorite dei bookmaker

Protagonis­ti Decisivi i quarterbac­k: Jackson, Brady, Brees e Garoppolo

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