VIDAL AVANTI
Valverde: «Resta» Ma l'Inter è sicura di prenderlo presto
La trattativa per il cileno prosegue Conte lo aspetta per metà gennaio
Un’apertura e una chiusura non sempre devono essere lette per quello che sembrano, a maggior ragione quando si parla di calciomercato. Ed è per questo che le parole di ieri di José Mourinho ed Ernesto Valverde su Eriksen e Vidal devono essere percepite in maniera totalmente opposte. Non che si sia trattato di un grande bluff degli allenatori di Tottenham e Barcellona, ma Mourinho e Valverde hanno semplicemente rispettato il proprio ruolo di fronte alla stampa. José ha fatto il manager e quindi analizzato a 360 gradi i possibili scenari per il danese: «Eriksen? Non so se andrà via a gennaio. Ad oggi può trovare un accordo con un club per la fine della stagione, un’altra opzione per lui è andarsene a gennaio. Un’altra possibilità è che rimanga». Ecco, quest’ultima è un po’ più complicata visto che finora Eriksen ha rifiutato ogni proposta di rinnovo, anche l’ultima da 10 milioni di euro a stagione. Però il fatto che possa andare via a gennaio non è un buon segnale per l’Inter, perché significa che la pressione di Real Madrid e Psg è elevata e le due big sarebbero disposte a investire 20-30 milioni pur di evitare l’asta estiva, quando il giocatore sarà svincolato. Eriksen per l’Inter resta un sogno, da coltivare per l’estate se ci sarà l’opportunità. A Barcellona invece Valverde ha provato a dribblare la questione Vidal nascondendosi dietro a un «non credo ci saranno altre cessioni». Una chiusura apparente alla vigilia del derby con l’Espanyol. Perché oggi conta il campo, da domani si vedrà.
Ottimismo Inter
L’uscita pubblica di Valverde non ha certamente allarmato l’Inter, che ha mosso i primi passi ufficiali per l’acquisto di Vidal prima delle feste, presentando un’offerta da 12 milioni di euro. Cifra ritenuta bassa dal Barcellona, comunque aperto al dialogo. La distanza tra domanda (20 milioni) e offerta non è così elevata e il lavoro diplomatico di Fernando Felicevich – agente di Vidal – dovrebbe facilitare la chiusura dell’operazione in tempi più o meno rapidi. Come successo già in estate per l’affare Sanchez, il ruolo dell’agente – insieme alla volontà del giocatore di trasferirsi a Milano – saranno decisivi. Conte aspetta Vidal per metà mese, per l’inizio del girone di ritorno per intendersi. Lui dovrà essere l’arma in più per l’assalto alla “loro” vecchia cara Juventus.
Causa persa
Nel frattempo Vidal deve pensare a fare il professionista in campo fino in fondo. Perché a Barcellona c’è un Vidal felice in campo e un altro in guerra con la società. Nel primo caso, Arturo si allena e Valverde se lo coccola. Il cileno è rientrato come previsto - e come Luis Suarez e Leo Messi - a Barcellona il 2 gennaio e si è allenato due volte coi compagni. E ieri giustamente è stato convocato in vista del derby di oggi con l’Espanyol. Per lui infatti le brutte notizie sul piano legale e un messaggio chiaro, anche quello non troppo positivo per i piani di fuga del cileno, da parte di Ernesto Valverde. La commissione mista Liga-Afe (il sindacato calciatori) ha respinto la richiesta legale avanzata contro il proprio club da Vidal per mancati pagamenti pari a 2,4 milioni di euro. Sembrava difficile che la causa potesse prosperare e così è stato. Ora se Arturo vuole proseguire la guerra contro il Barça dovrà rivolgersi alla giustizia ordinaria. Vediamo fino a che punto vogliono tendere la corda col Barcellona nel clan del cileno.
Basta partenze
Che vorrebbe tanto andare all’Inter, però ieri Valverde ha detto chiaramente che non si aspetta altre partenze dopo quella «inattesa e sorprendente» di Aleñá, prestato al Betis grazie a una clausola del suo contratto di cui Valverde, per sua stessa ammissione, non conosceva l’esistenza. Al tecnico ieri hanno fatto tre domande su Vidal, due legate alla causa contro chi gli paga lo stipendio: «A me interessano solo le questioni sportive e sono sicuro che tutto il resto si risolverà. Non è la prima volta che un club e un giocatore hanno punti di vista differenti su questioni contrattuali, e non sarà l’ultima. Vidal si è allenato bene, ha la voglia di sempre e a me interessa solo questo. Non penso che le situazioni extrasportive possano influire sul campo». E poi, in coda alla risposta su Aleñá: «Mi ha sorpreso la sua partenza e per quanto mi riguarda penso che non ce ne saranno altre». Valverde ha dunque preso posizione, ha fatto sapere al mondo che conta su Vidal e che non lo vede a Milano ma al centro tecnico di Sant Joan Despì con lui. Il Re Arturo però se ne vuole andare e il Barça ha bisogno di soldi, due questioni importanti che alla fine potranno pesare più del desiderio di un allenatore. La strada sembra tracciata: un paio di settimane e l’Inter avrà un nuovo guerriero nel motore.
Gioca il derby
Respinta però la richiesta di Arturo sui premi arretrati
Punto Eriksen
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