La Gazzetta dello Sport

A un soffio da Ossola

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STADIO OLIMPICO, ORE 20.45 DAZN E DAZN 1 (CANALE 209 DI SKY) tagonista, tornando ad essere tra i centravant­i più prolifici del campionato, che gli hanno permesso di ritrovare la Nazionale. La narrazione è affidata ai suoi 21 gol messi a segno da gennaio a dicembre del 2019 con il club: 8 nel girone di ritorno del campionato 2018-19, 7 in quello di andata di questa stagione a cui aggiungere i 6 centri nei preliminar­i di Europa League. Anno nuovo, vecchia storia: il Gallo ha una voglia matta di tornare a sorridere a cresta alta, trascinand­o il suo Toro verso il riscatto dopo l’ultimo scivolone casalingo contro la Spal. Belotti ha il desiderio di tornare a volare, proprio come ha fatto durante le vacanze di Natale quando si è regalato un giro in mongolfier­a nel deserto di Marrakech, in Marocco, in compagnia della moglie Giorgia.

Se il 2019 è stato l’anno del ritorno in gran carriera, il 2020 dovrà essere quello della consacrazi­one. Sono tanti gli obiettivi sull’agenda dei desideri del Gallo: a partire da quello di guidare il Toro verso una rimonta dal respiro europeo, per finire al sogno di vivere un’estate da attore protagonis­ta all’Europeo. Intanto, la buona notizia per Mazzarri è che Belotti è tornato al top, dopo quel fastidioso infortunio ai muscoli addominali di fine anno che lo ha costretto a dare forfait contro Inter (partita nella quale si è infortunat­o dopo una decina di minuti), Genoa e Fiorentina. Lo si era rivisto per uno spezzone finale a Verona, poi il rodaggio completo contro la Spal. Ora è nuovamente al cento per cento, e per il Toro sarà come ritrovare un pezzo della propria anima. C’è anche un altro aspetto che riempie di motivazion­i la testa del Gallo: nella classifica dei cannonieri granata di tutti i tempi, Belotti è al decimo posto, grazie alle 83 reti realizzate con la maglia del Toro in 169 presenze (poco meno di un gol ogni due partite). Nel mirino ha Franco Ossola, uno dei meraviglio­si ragazzi di quel Grande Torino scomparso a Superga: gli mancano due gol per affiancare uno dei giocatori simbolo della storia granata. Il Toro disegnato da Mazzarri sarà oggi tutto per lui, grazie agli assist garantiti da Verdi e Berenguer e ai cross di De Silvestri e Aina. Belotti è pronto: a testa bassa, ma a cresta alta. Come sempre.

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gli assist

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La chiave Fondamenta­le Berenguer: chiamato ad accorciare a centrocamp­o, inserirsi centralmen­te e allargarsi sulla sinistra per servire Belotti.
La chiave Perotti gioca più dentro il campo, così che Kolarov può sovrappors­i e tagliare la palla dentro. Contromovi­mento di Dzeko, che poi attacca il primo palo La chiave Fondamenta­le Berenguer: chiamato ad accorciare a centrocamp­o, inserirsi centralmen­te e allargarsi sulla sinistra per servire Belotti.

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