La Gazzetta dello Sport

Nicola riaccende il Genoa «È una sfida fantastica»

Dopo 17 anni, l’ex pronto alla prima in panchina «Onorato di essere qui». Perin ritorna fra i pali?

- Di Filippo Grimaldi - GENOVA

Da questa sorta di appassiona­to monologo che ieri ha aperto il quinto giorno di lavoro di Davide Nicola al Genoa, emergono due aspetti fondamenta­li. Oggi si apre ufficialme­nte un nuovo capitolo della sua vita genoana diciassett­e anni dopo il suo arrivederc­i al Grifone da giocatore e ben si intuisce come questo ragazzo abbia le idee maledettam­ente chiare, e sappia benissimo quali siano le corde da toccare. «Voi non potete neppure immaginare quanto io sia onorato di allenare questo club per il quale ho un grande senso di appartenen­za. La reputo una sfida fantastica, proprio quello che desideravo». Detto così, di slancio, è un concetto che riempie il cuore, perché testimonia la fiducia nei suoi confronti da parte della società («mai scelta è stata più azzeccata», garantisce il diesse Marroccu) e lo stesso sacro fuoco che pervade Nicola.

Crediamoci

Certo, sarebbe stupido negare la realtà, e Nicola - terzo allenatore della stagione dopo Andreazzol­i e Motta - si guarda bene dal farlo. Al contrario: «Riconosco che il momento sia delicato, ma ciò deve darci quella voglia incredibil­e per fare qualcosa di buono». Altro aspetto: sarebbe totalmente fuorviante cercare un paragone con i numeri che avevano contraddis­tinto l’andata di Nicola a Crotone nel 2017 (nove punti al giro di boa), in una stagione che poi si chiuse con un’incredibil­e salvezza: «Sono situazioni diverse. Là c’era una squadra inesperta che doveva prendere coscienza delle sue qualità. Qui molti giocatori conoscono già la categoria, ma non bisogna prendere in giro nessuno. Ci attende un minicampio­nato di un girone intero più due partite (contro Sassuolo e Verona). Tanti 35 gol subìti, non molti i 17 fatti, anche se il Milan ha segnato una rete in meno, ma ha dieci punti in più». Esiste il rischio, certo, di non avere la necessaria tranquilli­tà, ma «a me interessa poco. Siamo profession­isti: del reto non tutti possono giocare o allenare nel Genoa».

Accetto la sfida

La prima impression­e è che Nicola non sia cambiato, e si esalti dunque particolar­mente, da buon grimpeur, quando la strada inizia a salire. «Dimostriam­o di poter uscire da questa situazione», e pazienza se oggi alcuni tifosi si asterranno dal tifo dopo i cinque Daspo comminati venerdì per lo spettacolo pirotecnic­o in gradinata prima del derby di dicembre. Toccherà alla squadra far riesploder­e la passione: «La gara con il Sassuolo è fondamenta­le. Sono stracurios­o, vorrei già essere in campo. Ripartiamo azzerando tutto. Devo comprender­e perché siano mancati certi risultati: a me interessa trovare la quadratura del cerchio. Sul portiere, Nicola spiega come la scelta odierna sarà definitiva. E visto che è tornato Perin, facile immaginare che stiano per cambiare le gerarchie fra i pali. Dopo Mattia e Behrami, un terzo ex - Destro è da ieri ufficialme­nte rossoblù. Il mercato, adesso, si ferma sino a domenica prossima. Nicola ha tre gare (compresa l’andata degli ottavi di coppa Italia, giovedì a Torino) per fare le sue valutazion­i, anche se le strategie sono già definite. El Yamiq, Saponara e Jandrei potrebbero partire. Borini, Kurtic e Roger Martinez (al pari di Krmencik) sono piste reali. Prima, però, c’è il Sassuolo.

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GENOACFC.IT Consigli Davide Nicola, 46 anni, si confronta durante l’allenament­o con l’attaccante Goran Pandev, 36

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