Nicola riaccende il Genoa «È una sfida fantastica»
Dopo 17 anni, l’ex pronto alla prima in panchina «Onorato di essere qui». Perin ritorna fra i pali?
Da questa sorta di appassionato monologo che ieri ha aperto il quinto giorno di lavoro di Davide Nicola al Genoa, emergono due aspetti fondamentali. Oggi si apre ufficialmente un nuovo capitolo della sua vita genoana diciassette anni dopo il suo arrivederci al Grifone da giocatore e ben si intuisce come questo ragazzo abbia le idee maledettamente chiare, e sappia benissimo quali siano le corde da toccare. «Voi non potete neppure immaginare quanto io sia onorato di allenare questo club per il quale ho un grande senso di appartenenza. La reputo una sfida fantastica, proprio quello che desideravo». Detto così, di slancio, è un concetto che riempie il cuore, perché testimonia la fiducia nei suoi confronti da parte della società («mai scelta è stata più azzeccata», garantisce il diesse Marroccu) e lo stesso sacro fuoco che pervade Nicola.
Crediamoci
Certo, sarebbe stupido negare la realtà, e Nicola - terzo allenatore della stagione dopo Andreazzoli e Motta - si guarda bene dal farlo. Al contrario: «Riconosco che il momento sia delicato, ma ciò deve darci quella voglia incredibile per fare qualcosa di buono». Altro aspetto: sarebbe totalmente fuorviante cercare un paragone con i numeri che avevano contraddistinto l’andata di Nicola a Crotone nel 2017 (nove punti al giro di boa), in una stagione che poi si chiuse con un’incredibile salvezza: «Sono situazioni diverse. Là c’era una squadra inesperta che doveva prendere coscienza delle sue qualità. Qui molti giocatori conoscono già la categoria, ma non bisogna prendere in giro nessuno. Ci attende un minicampionato di un girone intero più due partite (contro Sassuolo e Verona). Tanti 35 gol subìti, non molti i 17 fatti, anche se il Milan ha segnato una rete in meno, ma ha dieci punti in più». Esiste il rischio, certo, di non avere la necessaria tranquillità, ma «a me interessa poco. Siamo professionisti: del reto non tutti possono giocare o allenare nel Genoa».
Accetto la sfida
La prima impressione è che Nicola non sia cambiato, e si esalti dunque particolarmente, da buon grimpeur, quando la strada inizia a salire. «Dimostriamo di poter uscire da questa situazione», e pazienza se oggi alcuni tifosi si asterranno dal tifo dopo i cinque Daspo comminati venerdì per lo spettacolo pirotecnico in gradinata prima del derby di dicembre. Toccherà alla squadra far riesplodere la passione: «La gara con il Sassuolo è fondamentale. Sono stracurioso, vorrei già essere in campo. Ripartiamo azzerando tutto. Devo comprendere perché siano mancati certi risultati: a me interessa trovare la quadratura del cerchio. Sul portiere, Nicola spiega come la scelta odierna sarà definitiva. E visto che è tornato Perin, facile immaginare che stiano per cambiare le gerarchie fra i pali. Dopo Mattia e Behrami, un terzo ex - Destro è da ieri ufficialmente rossoblù. Il mercato, adesso, si ferma sino a domenica prossima. Nicola ha tre gare (compresa l’andata degli ottavi di coppa Italia, giovedì a Torino) per fare le sue valutazioni, anche se le strategie sono già definite. El Yamiq, Saponara e Jandrei potrebbero partire. Borini, Kurtic e Roger Martinez (al pari di Krmencik) sono piste reali. Prima, però, c’è il Sassuolo.
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