De Zerbi ci crede «Ma ora serve più concretezza»
Il tecnico degli emiliani chiede però interventi sul mercato «Bisogna agire con il senno del prima, perché dopo è tardi»
Le diffuse indisponibilità (Marlon, Chiriches, Defrel, Rogerio) spingeranno forse il Sassuolo sul mercato entro fine mese. Nel frattempo, però, spingono Roberto De Zerbi verso Marassi con un organico che fa i conti anche con le condizioni tutt’altro che ottimali di Berardi e Locatelli (convocati, ma chissà se utilizzabili: il primo infatti ha un problema muscolare, il secondo è influenzato) oltre che con una «prima» tradizionalmente ostica. Da quando è in serie A, il Sassuolo ha cominciato l’anno solare vincendo solo una gara su sei e quando lo ha fatto dal Ferraris in versione rossoblu - per due volte - ha sempre perso. Anche per questo, probabilmente, il tecnico dei neroverdi Roberto De Zerbi ha idee ben chiare. Sia sul mercato («ho parlato con la società, bisogna agire col senno del prima perché dopo è tardi») che sui rossoblu. «Me li aspetto motivati e decisi a cominciare al meglio un ciclo con un nuovo tecnico e diversi nuovi innesti. Per noi – aggiunge De Zerbi - sarà gara difficile, e dobbiamo saperlo».
False certezze
Più difficile di quanto non suggerisca una classifica dalla quale il tecnico neroverde non si fa ingannare. «È il campo che decide», dice, e di recente, il campo, non ha detto troppo bene ad un Sassuolo spesso bello nel gioco, ma altrettanto spesso incompiuto nei risultati. «Abbiamo fatto bene, ma raccolto poco, e dispiace», dice il tecnico neroverde ripensando ai punti svaniti nel finale contro Lazio e Napoli, ma pronto a ripartire con l’auspicio che al bel gioco dei neroverdi si abbini, in questo 2020, un risultato congruo. «Sono convinto che ci sia ancora da migliorare sulla rifinitura, sulla finalizzazione, sul capire la scelta giusta da fare. Abbiamo lavorato anche su questo, durante la pausa, e siamo pronti a fare la nostra partita in uno stadio importante, che regala sempre una grande atmosfera, cui faremo in modo di adeguarci».
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