MBAPPÉ, JOAO FELIX E... LA SFIDA È LANCIATA PER LA SUCCESSIONE A MESSI E RONALDO
Il 2020 inaugura la lotta per l’eredità a chi ha dominato l’ultima epoca. Dal baby Ansu Fati a Sancho, da De Jong a Zaniolo, tutti i pretendenti
Messi e Ronaldo. Ronaldo e Messi. Dal 2008 non esistono che loro, i Coppi e Bartali del calcio. Un dualismo che ha monopolizzato il pallone nella sua era più mediatica, di fatto auto-alimentandosi e obbligando gli stessi protagonisti a migliorarsi. Quasi una sfida a tennis più che a calcio: muscoli, cervello ma soprattutto nervi in continua tensione. Classe e isteria. Soltanto Modric ha interrotto brevemente il monologo, ma Messi e Ronaldo si sono ripresi subito la ribalta. Loro extraterrestri, gli altri umani.
Dorian Gray del calcio
Quasi due decenni da dominatori, tenendo a distanza Ibrahimovic e Modric, Ronaldinho e Kakà, Iniesta e Pirlo e tutti gli altri pretendenti all’eredità. Nei primi anni del 2000, mentre Zidane e Ronaldo incantavano ancora, non più giovanissimi però, mentre Shevchenko e Nedved riproponevano il fascino dell’Est, mentre cominciava la leggenda spagnola, nessuno però poteva definirsi davvero Pelè, Platini, Maradona o Di Stefano. Almeno fino all’avvento di Leo e CR7. Nuovi Dorian Grey, quasi personaggi letterari nella loro dimensione leggendaria, forse vinceranno ancora — Best e Palloni d’oro, Champions e Mondiali — ma la successione è inevitabile. L’era cristiano-messianica volge (biologicamente) al termine. E la sfida tra i numerosi eredi sta per inaugurare il nuovo millennio.
Fenomeno Mbappé
Il primo della lista è immediatamente identificabile: Kylian Mbappé. A 21 anni ha già vinto il Mondiale da protagonista e combina i successi di squadra con una dimensione tecnicoatletica che lo rende il prototipo più prossimo ai due fenomeni. Il francese, ragazzo oltretutto non banale, potrebbe somigliare più a Ronaldo per corsa, dribbling in velocità e potenza. Ha una nazionale in teoria più vincente dell’Argentina (vero limite di Messi) e del Portogallo (che con Ronaldo ha vinto però Euro e Nations). Gli manca però il grandissimo club: il Psg non è il Real Madrid e il Barcellona. Non ancora, perché i presupposti quest’anno sembrano diversi. E se arrivasse la Champions la successione potrebbe anticipare i tempi.
Joao Felix-Ansu Fati
L’altro grande nome è quello di Joao Felix, suggestione amplificata dalla nazionalità portoghese. Il gioiello dell’Atletico, più CR7 che Messi, seconda punta e trequartista, ha mostrato momenti di grandissimo calcio, con una leggerezza di gioco (e di gol) sconosciuta ai più, ma qualche pausa tecnica. L’Atletico di Simeone, non simbolo di spettacolo, aiuta però ancora meno del Psg. Ma è un predestinato. Come inevitabilmente lo è Ansu Fati che, a 17 anni, ha pochi eguali in quello che fa da attaccante totale. Giocare nel Barcellona di Messi potrebbe anche suggerire ideali passaggi di consegne. L’argentino a quell’età era già un semidio ma, si sa, c’è chi diventa grande dopo.
Ancora dualismo?
Chissà se, come in tutti i decenni precedenti, da Zidane-Ronaldo a Maradona-Platini, da Cruijff-Beckenbauer a Pelè-Eusebio, fino a Di Stefano-Puskas, andando a ritroso nel tempo, sarà ancora testa a testa tra due fenomeni. Oggi è presto per dirlo. Il nostro è anche un gioco — 20 nomi per gli anni 20 — e abbiamo considerato potenziali fenomeni fino a 26 anni, storicamente l’età della maturità. Gente come De Bruyne, Van Dijk e Griezmann (28), Salah, Alisson e Isco (27), e ce ne sono altri, può naturalmente far suo il prossimo decennio. Ha tutto per farlo. Ma…
Gli altri pretendenti
Ma abbiamo individuato, oltre a Mbappé, Joao Felix e Ansu Fati, 3 sicuri predestinati, altri 17 campioni o potenziali fenomeni. Ogni lettore, tifoso, critico e tecnico avrà la sua lista personale. Comunque, da Vinicius a De Jong, da Kulusevski a Zaniolo (unico italiano?), da Sancho a Foden, fino agli stessi Sterling, Pogba e Dybala che hanno dimensione da top player, siamo al cospetto di legittimi eredi. La sfida è lanciata. E vincerla sarà difficile come stabilire un giorno se Messi è stato meglio di CR7 o viceversa, e se i due sono superiori a Maradona e Pelè. Impossibile. Il bello del calcio.
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