La Gazzetta dello Sport

DUEMILA E... VENTI DI SFIDA

Col anno riparte il duello tra le due regine Conte non vuole fermarsi, Sarri vuole accelerare Mercato, uomini chiave e ostacoli fino al traguardo

- di Clari, Conticello, D’Angelo, Pierelli

Si riparte, dall’inatteso - vista la parità di punti - testa a testa al vertice, alla ricerca del primo strappo al campionato. Il giro di boa si avvicina, ma il cammino per Inter e Juve è ancora piuttosto lungo e ricco di insidie. Le trappole sono dietro l’angolo e gli impegni europei potrebbero condiziona­re la corsa scudetto. Si riparte, con un anno nuovo e vecchie e ritrovate ambizioni: l’Inter vuole scalzare la rivale di sempre dal trono di Italia, la Juve vuole continuare la sua dinastia ma anche ritornare a mettere le mani sull’agognata Champions.

IL MERCATO

Il primo duello dell’anno se l’è aggiudicat­o la Juve. Paratici ha bruciato Marotta nella corsa a Kulusevski: l’allievo ha battuto il maestro, vendicando la sconfitta estiva nella sfida per Lukaku, aggiungend­o una pepita d’oro al proprio arsenale dalla prossima stagione e impedendo alla rivale di poter mettere le mani su un giocatore destinato a scrivere il futuro. Ma la questione è soltanto all’inizio. Quest’estate la sfida sul mercato tra Inter e Juve si annuncia più accesa che mai, con Chiesa e Tonali obiettivi già dichiarati. Ma intanto l’Inter ha bisogno di una risposta immediata e convincent­e, un colpo a effetto emblematic­o nella corsa tricolore. E Arturo Vidal è da ogni prospettiv­a il giocatore perfetto: ex Juve, uomo di Conte, fisicità e senso del gol, guerriero carismatic­o capace come pochi di trascinare i compagni. E poi è un vincente: dal primo titolo con la Juve non si è più fermato, conquistan­do otto campionati nelle ultime otto stagioni tra Juve, Bayern e Barcellona. Tornare in Italia per guidare l’assalto dell’Inter allo scudetto sembra la missione perfetta per lui.

ROAD MAP

E alla prima curva del nuovo anno c’è subito una doppia insidia per l’Inter, attesa nelle prossime due giornate a un’autentica prova del nove. Prima la trasferta a Napoli, su un campo dove in campionato non vince dal 1997. Poi a San Siro arriverà l’Atalanta, avversario scomodo guidato da un ex - Gasperini — sempre col dente avvelenato. La corsa al titolo di campione d’inverno conta sempre il giusto e lo sa bene Maurizio Sarri, capace in questi anni di dominio Juve di mettersi due volte alle spalle i bianconeri a metà percorso. Due volte in tre stagioni a

I nerazzurri

Conte si affida a Lukaku e Handa Ma ha subito due gare durissime

I bianconeri

Sarri sa che il titolo d’inverno è relativo, e non vuole distrazion­i

Napoli (nel 2015-16 e 2017-18), ma alla fine senza alcun titolo. Ma l’orizzonte nerazzurro è più lontano di metà gennaio e porta al primo marzo, giorno di JuveInter: quello sarà il primo vero snodo cruciale verso lo scudetto ed è lì che l’Inter vuole arrivare al top della forma e al comando in classifica, sperando che Coppa Italia ed Europa League non tolgano troppe energie. La Juve deve sfruttare subito il turno di domani per mettere pressione agli avversari: il Cagliari in casa, sulla carta, è più agevole del Napoli al San Paolo. Dove i bianconeri andranno a fine gennaio, ultima curva pericolosa prima di una strada che potrebbe essere in discesa. Ma attenzione: la Signora a fine febbraio tornerà a pensare alla sua ossessione, quella Champions che manca dal 1996. E il calendario si è divertito a mettere altro pepe. Il Lione arriva proprio prima dello scontro diretto con i nerazzurri...

I TOTEM

Come sempre, c’è una sfida nella sfida e anche qui si deve partire dal confronto a distanza tra Lukaku e Ronaldo, gli uomini simbolo. Romelu ha conquistat­o da subito il mondo Inter per il suo modo di essere, in campo e fuori. Cedere il rigore ad Esposito poi lo ha consacrato definitiva­mente a nuovo mito nerazzurro. I numeri dicono che ha segnato in A più di CR7 e che in trasferta ha realizzato 8 reti in 8 partite: il Napoli è avvisato. Cristiano ha scelto la Juve nel 2018 per vincere la Champions, ma in A c’è una tirannia da portare avanti e lui vuole esserne il motore: 4 gol nelle ultime 4 partite dopo un periodo difficile iniziato a fine ottobre. Cristiano inizia il 2020 con un nuovo look (mini chignon) e una serie di obiettivi: raggiunger­e Messi a quota sei palloni d’oro, vincere tre Champions con tre squadre diverse (solo

Seedorf ci è riuscito), dare l’assalto alla classifica cannonieri e dare alla Juve il 9o scudetto di fila. Le sfide lo esaltano.

VECCHI SAGGI

Ci sono diversi modi per essere leader e Handanovic all’Inter ne conosce uno speciale: dare l’esempio col lavoro, senza pretendere le copertine. Che poi arrivano lo stesso, visti i risultati: Samir vuol tornare a blindare la porta e attaccare il suo stesso record di gare (17) senza gol subiti. L’infortunio di Chiellini, invece, ha cambiato le gerarchie alla Juve. Bonucci è diventato capitano ma soprattutt­o un uomo imprescind­ibile per Sarri: ha giocato 23 delle 24 partite disputate dai bianconeri, saltando l’inutile trasferta in Champions a Leverkusen. Leo, a prescinder­e dalla fascia, è un vero uomo spogliatoi­o: conosce l’ambiente da tanto e le sue parole pesano. L’obiettivo scudetto passa anche dal suo carisma.

BENZINA NUOVA

Ma nello sprint scudetto saranno decisivi quei giocatori che fin qui non hanno ancora dato quanto possono. Conte, ad esempio, festeggia il rientro dopo due mesi di Alexis Sanchez, variabile impazzita capace di far saltare ogni difesa. Quello che Sarri si aspetta da Douglas Costa, unico per velocità, capacità di saltare l’uomo e per la duttilità tattica: con lui il tecnico può tornare all’amato 4-3-3, con cui aveva cominciato la stagione e che ha dovuto abbandonar­e proprio dopo la lesione muscolare di Douglas. Sanchez e Costa, sprinter in partenza nella volata scudetto. Mettetevi comodi, lo spettacolo sta per cominciare.

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