Oggi l’Inter: tocca a Esposito Milan: Gigio out, c’è il fratello
A San Siro il Cagliari contro i nerazzurri In campo anche la Lazio e il Napoli
Dalla coperta corta alla rivoluzione il passo sarebbe breve. Servirebbero però gli uomini giusti e intercambiabili, ossia la famosa rosa da 22 titolari tanto cara agli allenatori delle grandi squadre. L’Inter ha dimostrato di essere sulla strada giusta per riproporsi come una big vincente, ma intanto anche in Coppa Italia dovrà fare di necessità virtù: avesse potuto, probabilmente Conte avrebbe optato per una volta per un turnover massiccio come fatto nelle prime gare di Coppa nazionale alla guida di Juventus e Chelsea. Ma oggi non è possibile rivoluzionare troppo, anche perché alla fine la Coppa Italia resta un obiettivo reale. Non l’obiettivo, quello per cui tutti ad Appiano sembrano disposti a “morire sul campo” come richiesta del generale Antonio. Ma comunque un traguardo da provare a raggiungere per tornare finalmente “a parlare di vittorie”, per usare una frase tanto cara al presidente Steven Zhang. L’Inter ha fame di successi e la Coppa Italia potrebbe essere la strada più semplice per rialzare un trofeo, per aggiornare una bacheca che ha preso un po’ di polvere negli ultimi anni. L’ultima gioia nerazzurra, infatti, è arrivata proprio dalla Coppa nazionale nel 2010-11: 3-1 in finale sul Palermo con doppietta di Eto’o e solito sigillo di Diego Milito. Ed è casuale ma anche simbolico pensare che il nuovo assalto alla Coppa partirà con Sebastiano Esposito titolare: la giovane stella è destinata a prendersi il futuro, ma questo non significa che il presente non possa regalare altre emozioni inaspettate.
Tabù per Conte
Verrebbe proprio da dire: se non ora, quando? Perché mai come quest’anno l’Inter sembra pronta a conquistare un titolo dopo anni di turbolenze e delusioni. L’imperativo è vincere, non solo col Cagliari ma in assoluto la competizione, spesso snobbata eppure capace di rimescolare gli scenari futuri. Come nella scorsa stagione, quando proprio dopo l’eliminazione ai quarti di finale con la Lazio ai rigori cominciarono ad addensarsi nubi nere sull’avventura all’Inter di Luciano Spalletti. E la Coppa Italia è l’unico trofeo italiano che Conte non è riuscito a vincere da tecnico della Juve e proprio in questa manifestazione provò l’unica delusione in quella straordinaria prima stagione in bianconero, dove la prima e unica sconfitta dell’anno arrivò all’ultimo atto della Coppa, contro il Napoli. Una maledizione che il tecnico vuole definitivamente scacciare.
Mini turnover
Prima novità: niente ritiro pre partita. Le altre news invece arriveranno dal campo dove in questo caso torna “buona” la coperta corta: l’Inter che sfiderà il Cagliari a San Siro (attesi 30 mila tifosi) rinuncerà a qualche intoccabile ma non a tutti. In porta ci sarà sempre capitan Handanovic e davanti a lui si rivedrà Ranocchia come nelle prime due uscite di A: da Cagliari al Cagliari, Andrea è pronto a riprendersi le chiavi della difesa. Nuova chance anche per Lazaro, finito nel dimenticatoio in questo inizio di 2020. E poi spazio a Borja Valero, il leader nell’emergenza di dicembre. In attacco accanto ad Esposito dovrebbe toccare a Lukaku, perché a lui Conte non vorrebbe mai rinunciare. Al centro guida Brozovic ma gli occhi saranno tutti per Barella, alla prima da titolare contro il suo passato. La coperta sarà anche corta, ma quest’Inter non perde mai qualità.
TEMPO DI LETTURA 2’36” ore 20.45 Chiffi Paganessi-Imperiali Di Paolo Lo Cicero da 10 a 40 euro
Marini Rai 2 27 Padelli, 46 Berni, 6 De Vrij, 21 Dimarco, 95 Bastoni, 8 Vecino, 12 Sensi, 87 Candreva, 7 Sanchez, 10 Lautaro, 16 Politano. Conte Godin-Bastoni 60-40%, Lukaku-Lautaro 55-45% Gagliardini D’Ambrosio, Asamoah 1 Rafael, 28 Cragno, 33 Pellegrini 15 Klavan, 18 Nandez, 8 Cigarini, 6 Rog, 14 Birsa, 10 Joao Pedro. Maran Lykogiannis-Pellegrini 6040%, Walukiewicz-Klavan 65-35%; CerriJ. Pedro 70-30%, Nainggolan-Birsa 60-40% nessuno Mattiello, Cacciatore, Ragatzu, Ceppitelli, Pavoletti.