Kjaer tende la mano a Ibrahimovic: «Campione»
Si allena in gruppo, domani può dare il cambio a Romagnoli o Musacchio. «Vorrei restare qui anche in futuro»
Ieri Simon Kjaer è diventato ufficialmente un nuovo giocatore del Milan e già domani, con ogni probabilità, giocherà da titolare al centro della difesa rossonera. Come per Ibra, anche per l’altro acquisto di gennaio è necessario riabituare il fisico al ritmo gara: l’ultima partita del danese è del 26 novembre scorso, 90’ in Atalanta-Dinamo Zagabria di Champions. Un primo test in Coppa Italia sarà utile a ripresentarsi in forma in campionato visto che l’occasione arriverà molto presto. I due centrali titolari sono in diffida: al prossimo giallo Musacchio e Romagnoli saranno costretti a un turno di stop. Kjaer, già ieri mattina, si è allenato con il resto della squadra: intero lavoro con il gruppo per prepararsi all’esordio domani contro la Spal. Anche il comunicato del club parla di «acquisizione a titolo temporaneo con diritto d’opzione per l’acquisizione definitiva» che potrà avvenire pagando 2 milioni e mezzo di euro al Siviglia, club a cui appartiene la proprietà del cartellino. L’obiettivo di Kjaer è esattamente quello di prolungare l’esperienza rossonera: «Sono solo in prestito, ma spero di poter guadagnarmi il rinnovo e poter fare il massimo per il Milan. Vogliamo riportarlo il più in alto possibile. Essere qui è quello che sognavo da anni» racconta a Milan Tv.
Pace con Ibra
Dopo il 21, Ibra, è arrivato il 24: «Me l’ha consigliato mio padre, è stato il primo numero che ho scelto in Italia». Non resta che mettere piede in campo: «Fisicamente sono pronto». Solo un’ultima questione da sistemare: il rapporto con Ibrahimovic, che nell’ultimo incrocio da avversari gli mise le mani al collo dopo uno scontro di gioco. Kjaer lancia segnali di pace: «Non ha bisogno che io o qualsiasi altra persona del calcio ci mettiamo a dire quanto è forte. Tutti sanno che anche a 38 anni, pur non avendo lo stesso fisico di 10 anni fa, può fare la differenza».