Lega: Bianchi si dimette Ora comandano le tre big
Virtus Bologna, Milano e Sassari nella commissione che tratterà i diritti tv e sceglierà il nuovo presidente
Il passo atteso da tempo dalla maggioranza dei club alla fine c’è stato: ieri, all’inizio dei lavori dell’assemblea di Lega svoltasi in un hotel di Milano, il presidente Egidio Bianchi dopo una lunga relazione ha rassegnato le dimissioni, accettate dai rappresentanti delle società, presenti alla convocazione in 15 su 17 (Roma ha dato delega a Brindisi e Cremona a Trento). Il gesto delle dimissioni è arrivato dopo tre giorni di grandi mediazioni, telefonate, incontri dal vivo, e con la spinta di alcuni club, tra i quali Milano, Virtus Bologna e Sassari, che hanno in pratica costretto Bianchi (in carica dal 15 aprile 2016, prese il posto del dimissionario Nando Marino) a fare un doloroso passo indietro, onde evitargli una sfiducia assembleare difficile da digerire e accettare.
Nuove sfide
Milano (Ettore Messina e Christos Stavropoulos) e la Virtus (Luca Baraldi) hanno naturalmente mantenuto sempre il filo diretto con Gianni Petrucci, numero uno Fip, che già a inizio ottobre, proprio in un intervento durante un’assemblea, aveva chiesto che uscissero indicazioni precise, chiare e definitive per il futuro, per scongiurare di giungere a un ritiro delle deleghe che avrebbe provocato un ampio danno all’immagine del basket italiano. Nel comunicato viene sottolineato come il gesto di Bianchi sia stato fatto «con l’obiettivo di far ritrovare alla Lega l’unità di intenti necessaria per affrontare le nuove sfide che l’attendono, alla luce anche degli importanti dati che confermano il continuo trend di crescita della Lba Serie A». Bianchi resterà in carica fino alla prossima nomina del successore: se ne occuperà una nuova commissione, votata all’unanimità, composta da Virtus Bologna, Milano e Sassari, che dovrà individuare il profilo del nuovo presidente da presentare all’assemblea e affrontare le tematiche più urgenti sul tavolo. Si lavorerà in tre, ma i compiti sono in pratica già definiti. La ricerca del nome nuovo sarà soprattutto a cura di Baraldi, mentre Stavropoulos si occuperà di riforme dello statuto e Sardara del delicato compito del rinnovo dei diritti audiotelevisivi. Tramontata l’idea provocatoria di Sardara di candidare alla presidenza l’ex numero uno dell’Olimpia, Livio Proli, sembra ormai definitivamente sfumato anche il nome (individuato nelle scorse settimane proprio da Milano e Virtus Bologna) di Massimo Righi che resterà a.d. della Lega Volley maschile. All’inizio della prossima settimana i tre componenti della commissione si recheranno da Petrucci in Federazione a Roma per fare il punto della situazione: l’idea è comunque di arrivare alla scelta del nuovo presidente entro e non oltre fine febbraio, proprio per dare un segnale finalmente forte e rapido di cambiamento. Ieri inoltre l’assemblea ha approvato all’unanimità il budget preventivo della stagione 2019-20 oltre ad alcune modifiche dello Statuto di Lega (gli articoli 8 e 21) da sottoporre alla approvazione della presidenza federale, mentre è scontato che il prossimo presidente di Lega si avvarrà anche di uno o due vice, carica attualmente scoperta.
Incontro in Fip Baraldi, Sardara e Stavropoulos a breve andranno da Petrucci