Suso: adesso è rottura Chiede di andare via, si cercano acquirenti
Dopo tre panchine di fila, lo spagnolo ha incontrato i dirigenti in sede: Roma in salita, Siviglia sullo sfondo
Malumore Pioli lo esclude dai titolari, i tifosi lo fischiano allo stadio
Dopo tre panchine consecutive tra campionato e Coppa Italia – mai successo da quando è tornato al Milan dopo il prestito al Genoa – Suso ha chiesto e ottenuto un confronto con i dirigenti rossoneri: i 45 minuti di faccia a faccia di ieri in via Aldo Rossi sono bastati a certificare una situazione che di fatto era già piuttosto chiara da qualche settimana. Nel nuovo Milan Ibra-centrico, orientato sulle frequenze del 4-4-2, non c’è più spazio per l’andaluso, relegato ai margini del progetto perché ritenuto poco adattabile al ruolo di esterno di centrocampo e perché in calo rispetto ai suoi standard: Pioli continua ad affermare di avere fiducia nelle qualità di Suso, ma da tre partite gli preferisce Castillejo. L’ultima, quella con l’Udinese, ha rotto definitivamente gli equilibri: Suso si è sentito accantonato troppo in fretta (anche dai tifosi, che lo hanno contestato duramente con la Spal) e ha manifestato alla società tutto il suo malcontento. In una situazione del genere, l’ipotesi di un addio al Milan
incontrerebbe il gradimento del giocatore, legato al club fino al 2022. Il problema, però, è trovare un’offerta in dieci giorni, perché Suso può partire solo alle condizioni del Milan: si può scendere dai 40 milioni della clausola a 25-30 – la sua cessione garantirebbe una plusvalenza netta ma Boban e Maldini non intendono svenderlo – ma la Roma, interessata se l’affare Politano dovesse tramontare, sarebbe disposta a muoversi solo in prestito. Un’ipotesi che al Portello scartano con decisione (così come quella di uno scambio con Under, visto che i giallorossi avrebbero chiesto un conguaglio molto consistente). Sullo sfondo resta sempre il Siviglia di Monchi, grande estimatore di Suso. In ogni caso il destino di Jesus appare segnato: se arriveranno offerte all’altezza potrà partire; in caso contrario dovrà accettare un ruolo di secondo piano e aspettare giugno.
Stand-by Rodriguez
In difesa si aspettano novità sul fronte Rodriguez: l’affare che avrebbe dovuto portare lo svizzero al Fenerbahce in prestito con obbligo di riscatto a 6 milioni è congelato, visto il blocco al mercato in entrata imposto dalla federcalcio turca al club di Istanbul per ragioni di fair play finanziario. Il Fenerbahce ha annunciato il ricorso: in caso di esito positivo, l’operazione potrà ripartire. Diversamente, occorrerà riconsiderare le altre proposte, prima fra tutte quella del Psv. Se uno tra lo svizzero e Suso partirà, il Milan tornerà a ragionare su nuovi investimenti. Dopo gli arrivi di Ibra da svincolato e di Kjaer e Begovic in prestito, le linee del mercato di gennaio sono molto ben definite: senza uscite non ci saranno acquisti a titolo definitivo.