La Gazzetta dello Sport

VIETATO FERMARSI INZAGHI E IL TABÙ SAN PAOLO

- Di Stefano Cieri - ROMA

Il tecnico e Immobile non hanno mai vinto a Napoli Per il bomber di Torre Annunziata è un “derby personale”

Ncampionat­o. Ma Inzaghi vuole battere il ferro finché è caldo in una stagione che già gli ha regalato tante prime volte (su tutte la vittoria a San Siro contro il Milan che in campionato mancava da trent’anni). E poi ottenere una vittoria questa sera contro il Napoli è anche l’unico modo per andare avanti in una manifestaz­ione che a Inzaghi ha già riservato tante soddisfazi­oni nelle passate stagioni, fino all’apoteosi del trionfo dello scorso maggio contro l’Atalanta. «Per noi la Coppa Italia rappresent­a molto, andremo a Napoli per offrire una grande prestazion­e, vincere e passare il turno. Mi aspetto una gara intensa che sarà decisa dagli episodi, dovremo farli girare dalla parte nostra. Il Napoli ha qualche problema in campionato, ma è una grande squadra, reduce da due stagioni ottime, non sarà facile». Servirà la Lazio migliore, per questo Inzaghi rinuncia al turn over e schiera la formazione titolare, al netto di infortuni e acciacchi. I primi lo costringon­o a rinunciare a Cataldi, Marusic, Lukaku e, da ultimo, pure a Luis Alberto (lo spagnolo ha un affaticame­nto, dovrebbe farcela per il derby). Gli acciaccati, o meglio i reduci da infortuni, sono Lulic e Correa che partiranno dalla panchina. «Valuterò nel miglior modo possibile i calciatori che sono stati impiegati nella partita di sabato con la Sampdoria e poi deciderò».

Ciro on fire

Tra i confermati ci sarà sicurament­e Ciro Immobile che stasera vivrà il primo dei due derby che il calendario gli propone questa settimana. Domenica c’è quello vero con la Roma, oggi c’è una sorta di derby personale con il Napoli. Un avversario che non può essere uno qualsiasi per uno, come lui, nato a Torre Annunziata. Forse anche per questo gli incroci con la formazione partenopea non sono stati mai facili per Ciro. Ha cominciato a farle gol solo nelle ultime partite e l’ha battuta per la prima volta dieci giorni fa (se si eccettua un successo con la maglia della Juve in Coppa Italia, con un giovane Immobile che giocò solo nei minuti finali). Al San Paolo, dove è sempre stato fischiato, non ha mai vinto. Così come il suo allenatore proverà stasera a infrangere il tabù. Per lui come per la Lazio questa pare essere la stagione buona per mietere record (il ritmo con cui Ciro sta segnando ha pochissimi eguali nel passato) e per rompere incantesim­i. L’unico gol segnato in quello che, da piccolo, sognava potesse essere il suo stadio, Ciro lo ha realizzato esattament­e un anno fa (il 20 gennaio 2019). Non bastò per evitare la sconfitta. Immobile ne cerca ora uno decisivo. Come quello che, dieci giorni fa, è servito a stendere il Napoli all’Olimpico in campionato.

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