HA DETTO «La Serie A tornerà il torneo più bello e più visto al mondo»
Il presidente s’insedia e prende in mano il dossier diritti tv: «Crescita all’estero» Cairo: «Cogliamo tutte le opportunità»
La parola chiave è «internazionalizzazione», un nuovo sistema attraverso cui raggiungere l’obiettivo: «Riportare il calcio italiano a essere il più bello e il più visto in tv al mondo». E’ il proposito che Paolo Dal Pino, nuovo presidente della Lega di A, ha condiviso ieri nella sua prima assemblea con i venti club (tutti presenti). Proposito che passa dalla vendita dei diritti televisivi del triennio 2021-’24, e di cui si è discusso nelle due ore di riunione di ieri: già nell’assemblea «che si è svolta in un clima disteso orientato all’unità di intenti, i presidenti sono persone intelligenti», Dal Pino aveva espresso la necessità di inserirsi in un cambiamento generazionale che coinvolga nuovi fruitori e nuovi canali. E’ il manifesto che Dal Pino spiega poi pubblicamente: «Ci sono tante potenziali piattaforme alternative che oggi soddisfano esigenze di un pubblico diverso. Mio figlio segue il calcio dal cellulare: dobbiamo strutturarci per cogliere queste esigenze e fare un prodotto che sia più appetibile possibile. Sappiamo quanto incassa la Liga dai ricavi internazionali, dobbiamo accelerare per tornare leader».
Proprietà straniere
Per farlo il nuovo presidente suggerisce una maggiore sensibilità verso gli investitori stranieri del nostro sistema, che testimoniano l’interesse verso il calcio italiano e allo stesso tempo possono collaborare al progetto di internazionalizzazione. Lo stesso Dal Pino è un manager con lunghe esperienze all’estero, principalmente in Brasile: «Quello degli orari delle partite è uno dei temi sollevati. Dobbiamo pensare a chi guarda il nostro calcio non solo nel nostro Paese ma anche fuori, serve maggiore flessibilità: abbiamo tanti potenziali partner con cui parlare e sconvolgere il meccanismo attuale». Per uscire dai confini, secondo Dal Pino, saranno utili altri due aspetti. Il primo: «Accelerare la trasformazione della Lega in una media company internazionale: non significa avere un canale proprio, ma l’attitudine a produrre contenuti da distribuire». Servirà allo stesso modo essere dinamici: «Ci vogliono più presenza e maggiore partecipazione della Lega ai mercati internazionali, parlare ad operatori differenti». Anche sui tempi il presidente fa chiarezza: l’agenda delle prime settimane di lavoro è stata fitta. Ha incontrato i vertici di Sky, oggi toccherà a Dazn e Mediapro. «A livello di diritti nazionali puntiamo a tempi rapidi, circa sei mesi. Incontrerò anche Amazon e altre Ott, potenziali interessati ai nostri diritti».
Sistema elettivo
Dal Pino incontrerà i presidenti di tutte le squadre di A e visiterà le strutture dei club: una volontà che per il presidente di Lega è necessaria «a comprendere le esigenze di ognuno». Poi occorrerà «parlare con il Governo, le istituzioni, la Figc con cui mi sono già visto più volte». L’assemblea ha anche deliberato sulla necessità di revisione dello statuto della Lega: «Ci sono cose da correggere come il sistema elettivo e i conflitti d’interesse». Ha inoltre deciso di intraprendere un’azione risarcitoria per il
danno derivante dal cartello contro la Lega operato da Img, Mp&Silva e B4. E ha infine nominato lo stesso Paolo Dal Pino rappresentante della Lega al tavolo tecnico istituito dalla Federazione.
Le reazioni
Tra i presidenti a commentare la prima giornata di Dal Pino, il numero uno del Torino Urbano Cairo: «Ho ascoltato le considerazioni che il presidente Dal Pino ha fatto nella sua prima assemblea e condivido da sempre la necessità di far crescere la serie A all’estero per valorizzare al meglio il prodotto calcio sfruttando tutte le tecnologie. C’è molto da fare, e temi importanti sul tavolo, a partire dai diritti tv: si apre una fase decisiva. Non c’è’ mai stata preclusione su Dal Pino che personalmente conosco e stimo da tanti anni. Le divisioni sui candidati dipendevano da altro. Ora non ci resta che iniziare ad affrontare e risolvere i problemi cogliendo tutte le opportunità»
Ci sono tante piattaforme alternative Dobbiamo strutturarci per cogliere queste nuove sfide
Serve maggiore flessibilità sugli orari delle partite pensando alla vendita fuori confine
Paolo Dal Pino
Bisogna accelerare il processo per far diventare la Lega una media company globale
Statuto da correggere, in particolare per il sistema elettivo e i conflitti d’interesse
Paolo Dal Pino
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