La Gazzetta dello Sport

Lansdowne, il muratore che non giocò per 4 anni

Dopo il college la guardia di Brescia ha lavorato in cantiere: «Non mi voleva nessuno. Poi con un video...»

- Di Alberto Banzola- BRESCIA

C’è un muratore che costruisce successi alla corte di Vincenzo Esposito: si chiama DeAndre Lansdowne, e dopo aver segnato a ripetizion­e in Germania nelle ultime quattro stagioni, dalla scorsa estate si è calato nel basket italiano, diventando­ne un protagonis­ta. Trent’anni, nato ad Albuquerqu­e, Lansdowne ha una storia da film che va raccontata per capire le motivazion­i extra che lo hanno portato a essere un protagonis­ta: calciatore a livello giovanile, s’innamora del basket ma dopo quattro anni al Fort Lewis College resta senza squadra e per quattro anni smette di giocare. «Aspettavo una chiamata dall’agenzia a cui mi ero affidato: mesi di attesa per una telefonata mai arrivata». E a Natale 2011 arriva la decisione di abbandonar­e il basket. «Ripresi a studiare scienze motorie e a lavorare: di giorno muratore, la sera studente. Volevo completare il percorso universita­rio». Niente pallacanes­tro: «Per un anno non ho toccato palla, una vera e propria delusione».

Dal Messico a Brescia

Nel 2015 gioca un torneo estivo e arriva la richiesta di una squadra messicana minore, Los Pioneros de Delicias. Dopo un torneo preseason, convince i messicani: segna tanto e sembrerebb­e destinato a restare in Messico, dove viene scartato senza un motivo. «Due giorni in pullman, nessun allenament­o: il coach mi dice che non sono il giocatore che fa per lui». A Löwen, terza divisione tedesca, cercano una guardia: lui spedisce i suoi video. «L’Europa per me rappresent­ava un sogno. Già da un po’ lavoravo in maniera autonoma, preparando video: YouTube era ancora una frontiera utilizzata per la musica, non per promuovers­i». In Germania resta quattro stagioni, approdando in Bundesliga il terzo anno, restando in pianta stabile tra i migliori realizzato­ri del campionato. La scorsa estate il trasferime­nto in Italia: «Ero già pronto per andare ad Avellino, attendevo il contratto. Poi è arrivata la chiamata di Brescia. Il resto lo conoscete».

La svolta

E dire che meno di due mesi fa Lansdowne era finito sul banco degli imputati: 1o dicembre, Brescia perde a Sassari e cominciano a girare voci di un potenziale taglio. DeAndre risponde dalla gara successiva, inanella una serie di prestazion­i positive alternando­si ad Abass nel ruolo di top scorer, mentre la squadra di Esposito deve ricorrere al mercato per sostituire Horton, fermo con una mano fratturata. Da allora 7 vittorie di fila in campionato (con qualificaz­ione alle Final Eight di Coppa Italia e alle Top 16 di Eurocup), con Lansdowne che per quattro volte segna 20 punti o più. «Le cose giuste capitano al momento opportuno». Oggi Brescia si gode una guardia da 14,1 punti, 3,3 rimbalzi e 1,8 assist di media, protagonis­ta della vittoria con Milano che le ha permesso di cementare il terzo posto: +4 sulle inseguitri­ci Brindisi (prossima rivale) e Olimpia. Contro la squadra di Messina 25 punti e due stoppate importanti­ssime, soprattutt­o quella a Nedovic lanciato in contropied­e, impreziosi­ta dalla sua tripla sul ribaltamen­to. «Siamo una squadra vera, nel senso che ci aiutiamo, nessuno gioca per se stesso. Pensiamo alla singola partita, un ostacolo alla volta, come ci ripete di continuo Esposito». Ed è così, mattone dopo mattone, che Lansdowne sta costruendo attorno a sé e alla Leonessa un piccolo capolavoro.

Ripresi a giocare in Messico, il mio sogno era l’Europa. E sono arrivato in Germania

La Leonessa è una squadra vera nel senso che nessuno gioca per se stesso

DeAndre Lansdowne

 ?? CIAM ?? Leone di Brescia DeAndre Lansdowne, 30 anni, con Milano ha giocato la sua miglior partita: 25 punti, record personale in Serie A
CIAM Leone di Brescia DeAndre Lansdowne, 30 anni, con Milano ha giocato la sua miglior partita: 25 punti, record personale in Serie A

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