È CR7 IL PIÙ GRANDE
CR7 finalmente al top pure da noi Nessuno ha una carriera simile Ma tra Totti, Del Piero e Ronie, che rivali per il trono degli anni 2000
Cristiano Ronaldo sempre più marziano. Lo abbiamo messo alla “prova dei 9”. Un confronto con i mitici degli ultimi 20 anni: ecco perché per gol, trofei e carisma potrebbe essere considerato il migliore
La domanda del giorno è buona - buonissima - per discussioni tra amici e colleghi: visto che Ronaldo ha cominciato a fare il Ronaldo (11 gol nelle ultime 7 di A), possiamo dire che sia il giocatore più forte o più decisivo visto in A nel ventunesimo secolo? Una classifica certo non si può fare, ma si può mettere CR7 a confronto con nove fenomeni, sapendo che le esclusioni saranno comunque pesanti perché, per nostra fortuna, la A ha ospitato campioni per tutti i gusti. Importante solo chiarire i criteri: abbiamo considerato solo i goleador che hanno inciso sul nostro campionato dal primo gennaio 2000 a oggi. Come abbiamo scelto i top 10? Pesando gol, gol decisivi, vittorie a livello italiano e internazionali, carisma. Buona lettura... e buoni litigi.
Il primo assaggio di 2020 - venti giorni, che saranno mai? - ha fatto passare chiaro almeno un concetto, su cui non è il caso di negoziare: un Cristiano Ronaldo
crepuscolare non esiste e, se mai ci sarà, non è certo questo 7 iperattivo, che nel primo tempo sonnolento di Juve-Parma ha accelerato, sprintato, calciato, finché un tiro è carambolato in porta. Il risultato di queste ultime 7 partite con 11 gol è il ritorno di un’antica sensazione: la presenza in A di un campione di grandezza mondiale, uno dei grandi di sempre. Negli anni 80 e 90 ci eravamo abituati - Maradona, Van Basten, Ronaldo, Zidane, caviale a colazione, pranzo e cena - ma negli ultimi anni è andata diversamente. Al punto che è interessante (e provocatorio) proporre un paio di domande. La prima. Ronaldo è il giocatore più forte visto in A?
Una premessa
La questione in assoluto è senza senso - troppo difficile confrontare fenomeni di epoca diversa, Beatles e Queen, Caravaggio e Picasso - ma qualcosa si può dire. CR7 per impatto, dentro e fuori dal campo, è nel club dei grandissimi e forse un giorno sarà nel gruppo dei 4: lui, Messi, Pelé e Maradona, l’unico dei quattro ad aver giocato in Italia prima del 2000 e unico a prescindere. Il più sregolato fuori dal campo ma l’unico capace di vincere col piccolo Napoli e un’Argentina minore: un caso a parte. Un’altra domanda però si può porre se si restringe il cerchio ai goleador del Duemila.
Il club dei dieci
La scelta dei top10 è complessa. Quali sono stati i grandi attaccanti di questi 20 anni? Ronaldo il Fenomeno, rimasto all’Inter fino al 2002 ma troppo forte per essere trascurato. Un Pallone d’oro: Shevchenko. I due grandi 10 del calcio italiano moderno: Del Piero e Totti, entrambi nei primi 10 nella classifica marcatori in A. Batistuta e il suo scudetto 2001. La potenza di Vieri e il talento multiforme di Ibra. Inzaghi, Higuain e il loro amore ricambiato per la porta. Resta fuori Baggio ma solo per ragioni di tempo: è stato immenso, eroico nei suoi quattro anni a Brescia ma è troppo legato agli anni Novanta. Il nuovo millennio per lui è stato solo un... codino a una carriera infinita.
I fuori lista
Gazzetta.it ha aperto il dibattito: si può votare e commentare, scegliendo il preferito anche fuori dalla lista. Milito ed Eto’o, ad esempio, sono esclusioni dolorosissime per tutti... e qui non è questione di essere interisti: restano due campioni anche se Eto’o in Italia è rimasto pochino. Allo stesso modo, Trezeguet in area è stato secondo a pochi, Crespo ha segnato sempre e comunque e Cavani a Napoli è stato a tratti imprendibile, come il Dzeko 2016-17. Poi certo, gli italiani. Gilardino ha segnato 188 gol in A, Toni ha esultato 31 volte in un campionato - il massimo nel secolo, dopo i 36 dell’ultimo Higuain napoletano - e Di Natale è uno dei sette esseri umani con più di 200 reti in A. Impressionante. Il penultimo candidato è Quagliarella, capocannoniere 2019, l’ultimo ovviamente Immobile, che ora fa paura. Con 1,21 gol a partita, non ha solo la migliore media in una singola stagione dal 1994... è completamente in un altro pianeta.
E allora CR7?
Ronaldo con i cinque Palloni d’oro e le cinque Champions batte tutti per palmares e prestigio internazionale: in questo, numero 1. Se portasse alla Juve il Sacro Graal con le orecchie, riporterebbe l’Italia in cima all’Europa: per affermarsi in quella classifica non sarebbe una brutta idea, senza illudersi di mettere tutti d’accordo. Gli italiani, divisi dai tempi dei comuni, hanno dieci partiti, cento bandiere, mille idoli. Ognuno scelga il suo... e per lui litighi con passione.