Barça, Messi attacca Abidal E a giugno può partire
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Non c’è pace per il Barcellona. Pessime notizie dall’infermeria, con Ousmane Dembélé che, salvo miracoli, ha chiuso in anticipo la sua stagione per una grave lesione al bicipite femorale destro, e un attacco frontale di Leo Messi ad Eric Abidal tanto duro quanto inusuale le cui conseguenze sono tutte da verificare.
Giocatori svogliati
Partiamo da qui. Ieri Eric Abidal, direttore sportivo che solo pochi giorni fa era stato investito di maggior potere dal presidente Bartomeu, ha concesso un’intervista al quotidiano sportivo catalano Sport attaccando frontalmente Xavi: «Non gli abbiamo fatto alcuna offerta, se ce l’ha che la tiri fuori; ha filtrato lui la nostra riunione con noi; non ha tanta esperienza come allenatore», alcune delle frecce scagliate verso l’ex capitano blaugrana. E fin qui probabilmente Messi non avrebbe avuto molto da ridire. Però Abidal ha deciso di attaccare anche l’ex allenatore Ernesto Valverde trascinando nel fango anche i calciatori blaugrana: «Molti giocatori non erano contenti e non lavoravano granché. Il rapporto tra allenatore e spogliatoio è sempre stato buono, però ci sono cose che come ex giocatore sono in grado di annusare. Ho detto al club ciò che pensavo e che bisognava fare qualcosa».
L’attacco di Messi
Mentre cresceva la sorpresa per le parole di Abidal a far saltare il banco e l’allarme del Camp Nou è arrivato un messaggio di Messi su Instagram. Foto dell’articolo di Sport con circoletto rosso sul sommario nel quale si riportava la frase sui giocatori insoddisfatti e svogliati e commento al veleno: «Sinceramente non mi piace fare queste cose ma credo che ognuno debba essere responsabile delle proprie parole e farsi carico delle proprie decisioni. I giocaattacco tori per ciò che succede in campo, e infatti siamo stati i primi a riconoscere quando non abbiamo giocato bene. però anche i responsabili della direzione sportiva devono assumersi le proprie responsabilità e soprattutto farsi carico delle decisioni che prendono. Da ultimo, credo che quando si parla dei giocatori bisognerebbe fare i nomi perché altrimenti si finisce con lo sporcare tutti alimentando cose che si dicono e che non sono vere».
Messi svincolato
Sono finiti da un po’ i tempi del Messi silenzioso, disinteressato, poco partecipativo. Già con l’Argentina e ultimamente anche col Barça Leo ha iniziato a fare il capitano, dentro e fuori dal campo. Però qui siamo su un altro piano: il suo è un attacco diretto al club per le scelte di carattere tecnico, la cacciata di Valverde e il mancato arrivo di un centravanti per sostituire Luis Suarez, infortunato. E un condito dall’accusa rivolta ad Abidal di macchiare la reputazione dei giocatori e in più mettendo in giro delle menzogne. Questa presa di posizione di Messi arriva ad appena 5 mesi dal fatidico momento nel quale l’argentino si troverà nella condizione di svincolato. «Dovremo far si che Messi sia tanto felice da non voler andar via», ha detto Quique Setien sabato scorso. Ecco, al momento non sembra che Leo sia esattamente “encantado”. E sono sempre di più i tifosi culé preoccupati che possa avvenire l’impensabile. Sul piano strettamente sportivo al nuovo allenatore del Barça restano 16 giocatori della prima squadra più Ansu Fati e Riqui Puig. Abidal ha detto che stanno cercando una punta (possono prenderla), ma prima dovrà chiarirsi con Messi.
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