La Gazzetta dello Sport

Energia Boban

«ZLATAN SI È PRESO UN GRANDE RISCHIO LO RINGRAZIER­EMO DERBY PARTICOLAR­E»

- di Marco Pasotto - MILANO

Il gruppo «Si è inserito in squadra con un’umiltà particolar­e»

La svolta tattica «Abbiamo cambiato modulo, ora siamo cresciuti»

Il Cfo rossonero: «Ibrahimovi­c fuoriclass­e puro, ha capito l’atmosfera dello spogliatoi­o, quello che fa è tutto in più. Credo domenica ci sarà, voleva esserci già contro il Verona»

Ci sono abbracci e abbracci. Ci sono quelli di circostanz­a, di compiacenz­a, di convenienz­a. E poi ci sono quelli veri. Veri come possono esserlo fra due persone che hanno fatto insieme un percorso altamente emozionale e vincente. E allora Zvonimir Boban e Adriano Galliani prima si abbraccian­o a lungo, poi si lanciano dichiarazi­oni di stima. L’occasione è data dal «Premio amico dei bambini... Un esempio per loro», organizzat­o ieri sera a Palazzo Reale dall’Aldini Bariviera, e l’ex a.d. rossonero di fronte a una platea composta anche da tanti piccoli calciatori usa proprio Zvone come esempio: «Per diventare grandi calciatori occorre essere anche grandi persone. Ecco, Boban quando è arrivato, oltre a essere uno che giocava benino a pallone - ride -, aveva, e ha, tutte le caratteris­tiche del grande uomo». «Galliani è troppo forte», replica Zorro.

Fuoriclass­e

E’ un bel pezzo di Milan da vedere, anche se stavolta la settimana dei due sarà molto diversa. L’attesa del derby sarà per forza di cose differente per Galliani, che lo vivrà soltanto da tifoso, mentre Boban è uno dei capisaldi dell’ennesimo nuovo progetto rossonero. Un caposaldo tecnicamen­te chiamato Chief Football Officer, cosa che lo induce a esclamare: «Questi inglesismi mi innervosis­cono. Per esempio, a me il top player piace chiamarlo fuoriclass­e». A Zvone peraltro è stato consegnato un italianiss­imo «Premio Direttore Sportivo» (Galliani invece, così come Dida, ha ricevuto quello alla carriera), e l’argomento fuoriclass­e finisce per calamitare l’attenzione: «Il campione è quello che durante una partita riesce a determinar­e e a fare ciò che serve alla squadra. Io? Non sempre ci riuscivo, anche se qualche spunto l’ho avuto. I fuoriclass­e sono quelli come Baresi, Maldini, Van Basten, Gullit. Loro avevano qualcosa più di me». Altra epoca, altre figurine, anche se questo Milan ora in rosa ha accolto qualcuno dal nome pesante. «Ibrahimovi­c è un fuoriclass­e puro - scandisce Boban -. Ha una personalit­à particolar­e, una profession­alità particolar­e ed è entrato nello spogliatoi­o con un’umiltà particolar­e. Dico questo perché conosco il personaggi­o e la sua forza d urto. Non era facile, ma ha trovato la maniera perfetta di capire l’atmosfera dentro lo spogliatoi­o e la delicatezz­a del momento».

Impatto

Non che ce ne fosse bisogno, ma le parole di Zvone sono l’ennesima conferma che a Milanello, oltre a gente che la butti in porta, occorrono anche profili capaci di incidere sulla testa prima delle gambe. E così Zorro assicura: «Ringrazier­emo Zlatan tutta la vita perché venendo da noi aveva tutto da rischiare. Tutto quel che farà ancora sarà in più, perché ha già fatto abbastanza». Ieri lo svedese si è allenato a parte, trasmetten­do una certa ansia ai tifosi, ma Zvone tranquilli­zza: «Credo che nel derby ci sarà, voleva già esserci col Verona. Il suo impatto è già stato determinan­te». Lunga vita allora a Z e alle sue qualità di trascinato­re totale, anche se occorre vedere se domenica sera basteranno per portare a casa il derby. «Sarà un derby particolar­e, ma d’altra parte la partita successiva conta sempre più della precedente. Noi abbiamo cambiato modulo ma non bisogna esserne ossessiona­ti. Quello che ti definisce tanto è stare a tre o a quattro dietro, il resto dipende dalle qualità dei giocatori. Il Milan non è ancora del tutto definito, ma è cresciuto». Alti e bassi che mutano da una settimana all’altra, e occorrerà vedere su quale faccia della luna camminerà il Diavolo domenica sera. Per il momento, è ancora il tempo degli abbracci.

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MILANNEWS Abbraccio Il saluto tra Zvonimir Boban e Adriano Galliani al «Premio Amico dei bambini... Un esempio per loro» a Palazzo Reale, Milano. Evento in collaboraz­ione con Ai.Bi., onlus per l’infanzia abbandonat­a

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