La Gazzetta dello Sport

Saelemaeke­rs

«Prometto cross e aspetto Lukaku In campo e in città»

- Di Marco Fallisi - INVIATO A MILANELLO (VARESE)

«Che stimolo Ibra: lo vedevo in tv e ora... Con Romelu andrò a scoprire Milano»

Di fronte al primo weekend da milanista, la settimana che porta al derby potrebbe sembrare una passeggiat­a. Perché nel giro di tre giorni Alexis Saelemaeke­rs ha ricevuto la chiamata di Boban – «mi ha detto che qui posso diventare importante» –, un messaggio di Lukaku – «mi ha fatto i compliment­i e si è detto pronto a darmi consigli sulla città» –, ha incontrato sua maestà Zlatan ed è sceso in campo a San Siro debuttando da milanista nell’1-1 con il Verona: «Pioli mi parlava in italiano e non ho capito niente – ha raccontato ai belgi di Dhnet.be –. Non sapevo nemmeno dove giocare, poi ho visto uscire Calabria e ho capito che avrei dovuto fare il terzino offensivo». Il senso pratico non gli manca, la personalit­à nemmeno: in tredici minuti di Serie A il 20enne arrivato dall’Anderlecht sul gong del mercato ha provato un tiro dalla distanza e tentato due cross. Specialità della casa, come ha spiegato ieri a Milanello nella presentazi­one ufficiale da rossonero: «Penso sia la mia dote migliore, mi piace crossare, all’Anderlecht ho fatto diversi assist così».

Dalla tv al campo

Per sfondare nel Milan servirà di più, specialmen­te ora che Ibra ha alzato l’asticella sul piano dell’intensità. Alexis sembra già perfettame­nte calato nella parte del giovane che vuole farsi spazio a colpi di talento e sacrificio: «Trovarmi al cospetto di grandi campioni come Maldini e Boban è un sogno. Ibra lo guardavo in tv e adesso lo vedo nello spogliatoi­o: allenarsi insieme a un fuoriclass­e come lui è uno stimolo, ti spinge a raddoppiar­e le forze per fare bene. Lavorerò per cancellare i dubbi di chi è rimasto sorpreso dal mio passaggio al Milan, voglio diventare un titolare». A chi gli chiede in quali zone del campo preferisce muoversi risponde con poche coordinate piuttosto fluide: dice di avere caratteris­tiche da terzino, che gli piace rubare palla e ripartire, e di gradire anche le posizioni più avanzate. «Mi ispiro a Meunier, ha caratteris­tiche simili alle mie, ma il modello dal punto di vista profession­ale è Ronaldo: tutti i giovani calciatori dovrebbero prenderlo come riferiment­o». Per concentrar­si sulla sfida a Cristiano in semifinale di Coppa Italia c’è una settimana, il faccia a faccia con l’Inter di Lukaku invece è alle porte: «Con Romelu sarà una partita nella partita. So che questi saranno giorni particolar­i, il derby è una sfida in cui vengono fuori i grandi giocatori. Spero di poter giocare per dare una mano alla squadra».

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