Il tecnico ha idee chiare «Voglio vedere la garra Fa parte del nostro dna»
«In questi giorni eviterò di trasmettere troppe cose ai giocatori, però mi aspetto una grande disponibilità»
Asentirlo parlare, si ha la sensazione di rileggere l’abbecedario dell’essere granata. In quel viaggio fatto di parole e sentimenti che parte dal Filadelfia e finisce dritto al cuore, richiamandosi alla «garra» del Toro, evidenziando un senso di appartenenza grande così. La testa e lo stomaco, la storia con un pensiero fisso a ciò che dovrà cambiare e che potrà diventare, il desiderio di ritrovarsi intorno il calore della gente del Toro: sono i concetti chiave di Moreno Longo nel suo primo giorno da allenatore granata. Quelle parole prima srotolate ai cronisti verso le 15.30, un paio d’ore dopo ripetute nel suo primo incontro con i giocatori, accompagnato dal presidente Urbano Cairo. Quando è entrato negli spogliatoi del Filadelfia gli sarà venuto sicuramente un colpo al cuore… «Le emozioni e i sentimenti sono tantissimi, ma ho il dovere di restare lucido e concreto, perché ci sono tantissime cose da fare. Il mio passato mi dà un senso di appartenenza maggiore per raggiungere i nostri obiettivi».
Testa preponderante
A Longo, «Mr Futuro», è stato affidato il compito di far riscoccare la scintilla, lui che già dal primo giorno sembra un treno in corsa di entusiasmo e determinazione. Ieri alle 9 era a Frosinone per firmare la rescissione con il suo vecchio club, alle 13 è salito sull’aereo che da Roma lo ha riportato a Torino, poi la presentazione fresco di ufficialità e il primo allenamento. «Torno in una piazza a cui ho dato molto e da cui ho ricevuto altrettanto. Mi è stata offerta un’opportunità che ho colto senza esitare, sento e percepisco la possibilità di poter fare un ottimo lavoro», comincia così Longo. E a chi gli chiede quali saranno le sue priorità, risponde quasi di getto: «Abbiamo solo quattro giorni prima di una partita importante, la priorità sarà lavorare sull’aspetto mentale. E’ preponderante. Quando si subentra bisogna avere il dono della sintesi, in quattro giorni non si può riempire la testa dei giocatori di troppi concetti, ma iniziare a mettere quelli che sono più importanti».
Garra da Toro
Il suo primo obiettivo sarà «avere la forza di iniziare a pensare in maniera diversa. Significa pensare positivo, approcciare con grande coraggio ed autostima. Questa squadra ha il dovere di dimostrare le qualità che possiede». Punto 2: «Bisogna sgombrare il campo dal pessimismo e far leva sui valori di questo gruppo affinché velocemente ogni giocatore torni sui propri livelli». Vuole provare a fondere ragione e sentimenti, ricostruire la testa e insieme infondere orgoglio. «La prima cosa è cercare di offrire già da sabato una prestazione caparbia, con la garra tipica del Toro come il Toro deve sempre fare. Il mio primo compito è riaccendere il cuore e lo stomaco dei giocatori. In questo periodo è venuto meno un atteggiamento di reazione. Dovrò essere io capace di trovare velocemente la chiave per riaccendere il cuore dei miei giocatori affinché le ultime prestazioni non accadano più».
Come giocherà?
Ha firmato fino al 30 giugno, «Non era giusto in questo momento spingerci oltre, la priorità è il presente. A giugno affronteremo il discorso su un eventuale prolungamento in base a quello che ci scambieremo in questi mesi di lavoro». Senza stravolgimenti, almeno nell’immediato: «Sono un allenatore che pensa che siano le caratteristiche dei giocatori a determinare alcune scelte. Il Toro di oggi è adatto per giocare con la difesa a tre, perché è stato costruito così, poi non mancheranno le occasioni di passare a 4 abbassando De Silvestri, Ansaldi e Aina». Parlando di moduli, due le ipotesi più calde in questa fase conoscitiva. La prima è il 3-4-3 con Verdi e Berenguer attaccanti esterni. «Verdi è un giocatore di grandissime potenzialità, credo che possa rendere meglio partendo più defilato sull’esterno per poi accentrarsi». La seconda è il 3-4-1-2 con la coppia Zaza-Belotti: «Entrambi esprimono un grandissimo livello, possono giocare anche in coppia. Mi aspetto una grandissima disponibilità».
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