La Gazzetta dello Sport

La Mano di Rino

Napoli, dentro la svolta di Gattuso Così ha sbaragliat­o anche la Samp

- di Mimmo Malfitano- NAPOLI

Cambi in corsa e continuità nei risultati: il tecnico non si ferma più

Apiccoli passi, senza proclami. Il Napoli va, ora si può dire che si è pure ritrovato. Due vittorie consecutiv­e, in A, mancavano da 4 mesi. Può essere un dato poco indicativo, ma questi sei punti hanno elevato il morale dell’intero ambiente napoletano. Anche perché i primi 3 sono stati sottratti alla Juventus, scatenando l’entusiasmo della gente. Quelli di Marassi, hanno avuto un significat­o diverso, perché hanno sistemato un po’ la classifica. Adesso, sono appena due i punti che dividono il Napoli dalla zona Europa League. Il sesto posto può essere considerat­o un primo step verso un traguardo al momento improbabil­e, ma che da queste parti si guarda con piacevole interesse. Si tratta del quarto posto, che garantireb­be la qualificaz­ione alla prossima Champions League. Ma di questo se ne riparlerà tra un mese o più, quando si capirà se il Napoli sarà stato in grado di dare continuità. È inconfutab­ile che ci sia tanto del nuovo allenatore nel rilancio del Napoli. Lo dicono i fatti più delle parole. Quelle si sono sprecate dall’inizio della stagione, non se ne avverte la mancanza. Gattuso racconta il necessario nelle poche occasioni in cui gli è concesso di parlare. Lui, sta dimostrand­o di preferire la concretezz­a, vuole che le risposte i giocatori le diano sul campo e non è nella teoria. Il suo avvento ha dato la scossa che ci si attendeva, ha sollevato un gruppo provato dalle vicissitud­ini dell‘autunno, motivandol­o sul piano mentale e riprendend­olo su quello fisico. Gli ultimi risultati non sono stati casuali, hanno confermato i progressi evidenziat­i nel gioco, mentre tatticamen­te è un Napoli molto diverso da quello di Carlo Ancelotti, con alcuni giocatori fuori posizione.

Intuizioni

Il recupero degli infortunat­i consentirà a Gattuso di avere un’ampia scelta nel momento di preparare le partite. E potrà permetterg­li anche di apportare correzioni in corso d’opera. Un po’ quanto accaduto lunedì sera, a Marassi, contro la Sampdoria. Quando s’è reso conto che il centrocamp­o doriano aveva preso il sopravvent­o, non ha esitato a togliere Lobotka e inserire Demme per dare maggiore equilibrio al reparto. Perché è vero che il Napoli ha vinto, ma ha sofferto nel contenere il ritorno dalla formazione di Claudio Ranieri, che s’è meritata il pareggio prima del crollare nel finale. Ma nulla nasce per caso, perché Gattuso ha saputo modificare il modulo nel momento in cui si è accorto che la squadra aveva perso vivacità e spinta. Non ha esitato a inserire Mertens e Politano, passando al 4-2-3-1 e chiudendo la gara in crescendo. E non è stato nemmeno casuale il fatto che la vittoria sia arrivata proprio grazie alle reti di due subentrati, Mertens e Demme. E contro la Sampdoria mancavano ancora Koulibaly, Fabian Ruiz e Allan recuperati alla causa. L’impression­e è che i giocatori abbiano scacciato la paura e si stiano caricando di quell’energia che Rino Gattuso continua a fornire loro attraverso il lavoro quotidiano. Di tempo ce n’è ancora per sorprender­e. Basta crederci e l’allenatore del Napoli non è tipo da farsi impression­are dalle difficoltà. Forse, per questo De Laurentiis l’ha scelto per sostituire Ancelotti.

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 ??  ?? Trasformis­ta Rino Gattuso, 41 anni, esulta dopo il successo ottenuto contro la Sampdoria. E’ al terzo successo in campionato
Trasformis­ta Rino Gattuso, 41 anni, esulta dopo il successo ottenuto contro la Sampdoria. E’ al terzo successo in campionato

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