La Gazzetta dello Sport

Corini Ora è guerra di nervi

Cellino e il tecnico in bilico Un altro cambio a Brescia?

- Di Matteo Brega

Il presidente continua le riflession­i sull’allenatore Pronti due anni e mezzo di contratto per Diego Lopez

Mezz’ora in meno rispetto al previsto. Il vento che ieri spirava intorno a Torbole Casaglia ha ridotto la sessione d’allenament­o pomeridian­a impostata da Eugenio Corini. Un vento gelido come quello che idealmente spira tra lui e il presidente Massimo Cellino. Sì perché per tutta la giornata di ieri il numero uno della società non ha mostrato la volontà chiara di sostituirl­o nuovamente, ma nemmeno quella di confermarl­o. Perché il vento di ieri, idealizzat­o, non è nient’altro che il silenzio che rimbomba da domenica pomeriggio tra i due.

Riflession­i

La posizione di Corini resta fortemente in bilico. Il motivo è difficile da comprender­e se si usa la logica. Perché la squadra ha perso le ultime due partite, vero, ma con una natura ben differente l’una dall’altra. Contro il Milan giocando molto bene e venendo beffata da una disattenzi­one difensiva. Contro il Bologna restando aggrappata a un 1-1 giocando meno bene fino all’89’ quando un’altra disattenzi­one ha fatto precipitar­e l’ambiente in uno sconforto generale. Corini ieri pomeriggio ha diretto la squadra per 45’ senza parlare molto con i giocatori perché forse non c’era molto da dire visto che il lavoro era prettament­e atletico. Oggi la sessione sarà doppia. Ma chi la guiderà? La domanda è fastidiosa e allo stesso tempo obbligator­ia. Perché nel giro di poco più di 24 ore, dal comunicato domenicale di fiducia a lunedì notte qualcosa è cambiato ancora nella testa di Cellino. Le ore di riflession­e hanno superato le 48 ed è iniziato un nuovo scontro di nervi tra i due. A distanza, perché tra domenica e ieri non ci sono stati contatti fisici o telefonici tra i due. E così dal 22-23 gennaio (vigilia della gara contro il Milan) quando avrebbe voluto accelerare per il prolungame­nto del contratto con Corini a lunedì 3 febbraio Cellino ha rimesso in discussion­e nuovamente tutto dopo non aver acquistato un difensore centrale o un terzino sinistro, aver lasciato partire cinque giocatori e aver provveduto a gennaio solo a innestare Bjarnason e Skrabb. Ma chi è rimasto non ha smesso di seguire l’allenatore. Anzi, tutt’altro.

Lopez il preferito

Fiducia e poi... Domenica sera il comunicato, solo silenzio nelle 48 ore successive

Il presidente avrebbe iniziato le consultazi­oni dal suo preferito, Diego Lopez. Sarebbe lui l’erede di Corini, in un passaggio di testimone già avvenuto a Palermo nel 2017. Pronto un contratto di due anni e mezzo per l’allenatore che Cellino ebbe a Cagliari. Le alternativ­e? Pierpaolo Bisoli, Edy Reja, Walter Zenga, Gigi Di Biagio. Qualcuno contattato, altri sono un’idea. Intanto Corini ha preparato la seduta odierna con la sua solita profession­alità e il medesimo spirito signorile che lo contraddis­tingue. In attesa di vedere quanto durerà questo conflitto che sfilaccia i nervi e che sembra portare solo verso la separazion­e. Questione di ore. Sì, ma due domande: quante e per avere quale risposta?

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 ?? ANSA ?? In campo Eugenio Corini, 49 anni, segue l’allenament­o del Brescia ieri a Torbole Casaglia. L’allenatore ora è a rischio dopo le ultime sconfitte
ANSA In campo Eugenio Corini, 49 anni, segue l’allenament­o del Brescia ieri a Torbole Casaglia. L’allenatore ora è a rischio dopo le ultime sconfitte

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