LE MANI DI MARQUEZ SULLA HONDA NELLA RINCORSA AL MITO DI ROSSI
I «Non ha senso essere qui per correre. Sono in MotoGP per lottare per la vittoria e per il titolo». Per Marc Marquez, da quattro anni re incontrastato nella classe regina del Motomondiale, il principio “decoubertiano” che basti partecipare per sentirsi soddisfatti non esiste. E lo ribadisce nel giorno in cui la Honda, oltre a svelare la moto 2020, si consegna di fatto alla famiglia Marquez: due fratelli sotto lo stesso tetto, quali piloti ufficiali. Marc parla di un giorno speciale ma avverte subito Alex di non farsi illusioni perché, quando abbasserà la visiera, diventerà di colpo… figlio unico. In testa avrà un solo numero: il 9. Quello che rappresenta i mondiali complessivi vinti da Valentino Rossi, l’arci rivale, che ha la concreta possibilità di raggiungere al termine della stagione al via l’8 marzo in Qatar. Centrasse l’obiettivo, avendo soltanto 26 anni, potrebbe addirittura fare un pensiero a Giacomo Agostini e a suoi 15 Mondiali.
Intanto, anche se in condizioni fisiche non ancora ottimali, dopo l’intervento alla spalla destra di novembre, da domani Marc cercherà a Sepang di comprendere pregi e difetti della nuova RC 213 V. Un anno fa i tecnici giapponesi si superarono, offrendogli una manciata di cavalli che gli hanno concesso di avere vita facile contro la potente Desmosedici della Ducati. Ora che cosa saranno stati in grado di escogitare?
Intanto Marquez una vittoria importante l’ha già ottenuta ed è appunto quella di aver trasformato la Hrc, il team più vittorioso nella storia recente della moto, in una questione di famiglia. Un atto che consacra la grandezza di Marc al di là dei risultati della pista (12 vittorie nel 2019 su 19 corse). Solo lui in questi anni ha saputo guidare la RC213V, quella stessa moto che ha spinto prima Daniel Pedrosa e poi Jorge Lorenzo, non due “pilotini” qualsiasi, a ritirarsi e a trasformarsi in preziosi collaudatori per altre Case. E mentre i suoi compagni finivano in crisi d’identità, lui il “Marcziano”, mieteva vittorie, pole e titoli mondiali, diventando semplicemente indispensabile.