Sistema Longo Testa e intensità, il Toro apre le ali e punta su Lyanco
Berenguer e Verdi da attaccanti esterni Piano rilancio Meité, Aina verso destra
All’ombra del Mito, sotto il cielo di Torino, sta nascendo un laboratorio a porte aperte. Nessun stravolgimento, sia chiaro. Ma al Filadelfia cominciano a risuonare principi, regole, filosofie, idee e anche le scelte - questi sì - portatori di novità. D’altronde il «sistema Longo» era apparso chiaro sin dal primo allenamento: con le gerarchie azzerate e la richiesta tassativa di disponibilità recapitata a tutti i calciatori. Non ci sono deroghe, nessuna scappatoia. A cominciare dalla necessità di metabolizzare in fretta un paio di concetti che risuonano come comandamenti scolpiti da Moreno nella pietra del Filadelfia: esige intensità assoluta negli allenamenti, ora calendarizzati sempre al mattino e nei quali sono state introdotte metodologie innovative; ha iniziato la ricostruzione della mentalità e del gruppo, e per questo da un paio di giorni (e lo sarà per sempre) i giocatori pranzano tutti insieme; pretende da tutti la «garra», lo spirito del Toro.
Il campo si allarga
Il primo segnale di una metamorfosi è nell’abito che indosserà il suo Toro. Dal doppio trequartista si passerà già con la Samp al tridente con gli attaccanti posizionati sugli esterni. Belli larghi e con la facoltà di accentrarsi, in un assetto che Longo vuole rendere super organizzato. Sarà subito 3-4-3, limando secondo le idee del nuovo allenatore quel modulo sul quale questo gruppo si è costruito nell’ultimo biennio. Più in là si proverà anche una difesa a quattro, ma sarà il capitolo due. Questa è la fase dell’assestamento con pochi «principi nuovi da introdurre».
Subito tre novità
E poi ci sono gli uomini, che richiamano inevitabilmente a scelte da fare. Tre le novità strutturali del nuovo corso, in rampa di lancio già con la Sampdoria: a partire da Lyanco, in corsia di sorpasso nelle preferenze su Djidji e Bremer. Il brasiliano è destinato a diventare il terzo uomo della difesa con Izzo e Nkoulou. Per finire all’allargamento di Berenguer e Verdi: Longo vuole sfruttare la crescita di Alejandro in fascia, mentre per Verdi il piano di portarlo fuori dalla mischia è una strategia per concedergli più libertà e permettergli valorizzare il suo tiro niente male accentrandosi. Il futuro di Aina poi può essere altrove: l’infortunio di Ansaldi obbliga a posizionarlo a sinistra ma, quando Cristian rientrerà, il nigeriano potrà tornare a correre a destra.
Le novità Allenamenti sempre al mattino e si pranza insieme
Riecco i Gemelli Si parte col 3-4-3 ma è sul tavolo l’idea di schierare Belotti-Zaza
Rilanci e sorprese
Meité e Zaza (più Verdi) sono le priorità alla voce giocatori da rilanciare. Meité è un progetto sul quale insistere: ha tecnica e potenzialità che a Longo stuzzicano molto. Così come Zaza, per il quale si pensa al ritorno al 3-4-1-2 e alla coppia con Belotti. Le sorprese? Due opzioni presto servite: il giovanissimo Millico e l’altro canterano Edera, di ritorno in fascia. E occhio a Singo e Adopo, osservati speciali. Sì, il laboratorio è aperto.