La Gazzetta dello Sport

Friedkin, la valutazion­e degli asset strategici è conclusa

Il passaggio chiave è l’«equo valore» Watts pronto a mandare tutte le carte a Houston, poi arriverà l’offerta

- Pug

Anche ieri è stata una giornata di incontri e contatti, con la trattativa per la cessione della Roma che va avanti spedita. L’Eur resta l’epicentro di ogni passo, lì da inizio settimana gli uomini di Friedkin (coadiuvati dall’adviror Jp Morgan e dalla studio legale Chiomenti) stanno finendo di studiare le carte e i conti. Oltre che prendere contatto diretto con tutti i dirigenti attuali della Roma.

Gli incartamen­ti sono quasi pronti, lo studio è di fatto terminato. C’è una parola chiave che si sente spesso sulle bocche degli uomini di Friedkin: «fair value», che poi in italiano va tradotto come equo valore. Ecco, si sta discutendo proprio di che valore dare a tutti gli asset strategici della trattativa (che poi vuole dire dare una valutazion­e in milioni di euro). La due diligence sulle 12 società della galassia Roma è praticamen­te conclusa, ora si tratta di dare appunto un valore ad ogni specifica cosa. E anche di questo si è parlato e discusso in questi giorni all’Eur. I due uomini di punta di Friedkin sono Marc Watts ed Eric Williamson. Sono loro a condurre la trattativa e saranno loro, poi, a mandare tutto l’incartamen­to al board di The Friedkin Group. Che ne prenderà visione e formulerà l’offerta ufficiale a Pallotta. Cosa che dovrebbe accadere nella seconda parte del mese, tra il 20 e il 25 febbraio. Ovviamente il futuro presidente della Roma, Dan Friedkin, ha voglia di arrivare a chiudere il prima possibile, ma senza fare passi avventati. E, soprattutt­o, dando il giusto valore ad ogni asset strategico.

Gli uomini chiave

Watts e Williamson dovrebbero restare a Roma fino a domani, quando poi potrebbero spostarsi altrove in Europa. Qualcuno pensa che possano anche affacciars­i allo stadio stasera, per assistere dal vivo a Roma-Bologna. Fattispeci­e, però, che ieri non ha trovato conferme ufficiali. Forse deciderann­o in extremis, forse potrebbero anche scegliere di non andare all’Olimpico. Sono loro due, comunque, gli uomini chiave. Watts di fatto è il braccio destro di Friedkin dal 2011. Laureatosi ad Harvard in legge, con specializz­azione proprio in diritto societario. Dal 2017 al 2019 è stato presidente del Consiglio di amministra­zione della filiale di Houston della Federal Reserve Bank di Dallas, mentre il 23 aprile del 2019 è stato premiato dalla United Way of Greater Houston come «Robert. W. Kneebone Volunteer of the Year», ovvero il più alto riconoscim­ento della United Way per il supporto e la dedizione ai volontari. A lui il compito di dare un «valore equo» alla Roma.

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ANSA Americano Dan Friedkin, 54 anni, produttore cinematogr­afico

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