«JUVE LA PIÙ FORTE LAZIO LA SORPRESA EURO 2020? SE CI SOTTOVALUTANO...»
Il c.t.: «Conte sta portando l’Inter dove merita. Ibra? È tra i migliori al mondo»
C«Come finirà all’Europeo? Beh, intanto speriamo che gli avversari ci sottovalutino un po'...». È un Roberto Mancini disteso, leggero, contagiato dall’allegria dei bambini che lo circondano alla presentazione del Pulcino d'Oro 2020, ieri nella sede della Gazzetta dello Sport a Milano. E in vena di ironia: «Chissà, partendo con molta umiltà, diciamo a fari spenti, la Nazionale potrebbe andare lontano. Molto lontano».
La sua lezione ruota sempre attorno a un pallone pieno di valori: lo sport come inclusione sociale, la sconfitta accettata come tappa necessaria per ripartire, il calcio come scrigno di sogni e desideri. «Uno dei momenti più toccanti della mia vita fu quella volta che andai come ambasciatore dell’Unicef in un campo profughi, tra la
Giordania e la Siria. Ebbi un’intuizione, al posto di parlare tirai fuori un pallone: i bambini e le bambine si avvicinarono e impazzirono letteralmente di gioia». Nei ricordi che regala ai Pulcini c’è il Mancio cresciuto «a pane e calcio». «Ero un ragazzino che non vedeva l’ora di allontanarsi da Jesi per partecipare ai primi tornei importanti», proprio come il Pulcino d’Oro. «Era straordinario viaggiare: mi pareva di andare lontano e di puntare a sogni più grandi». Non sbagliava. Quel giovane, entusiasta e talentuoso, di strada ne ha percorsa parecchia, da calciatore e da allenatore. Fino alla panchina della Nazionale, con un Europeo da preparare e quattro amichevoli alle porte. Gli azzurri, infatti, si confronteranno con Inghilterra (27 marzo) e Germania (31 marzo). E poi, poco prima di Euro 2020, contro San Marino e Repubblica Ceca, tra la fine di maggio e l’inizio di giugno.
3Mancini, cosa si aspetta da queste gare?
«Giocheremo due partite particolarmente difficili, fuori casa e contro squadre molto forti. Saranno due test importanti in vista dell’Europeo». 3Come vi state preparando? «Stiamo lavorando al presente, ma sempre con uno sguardo al futuro, studiando anche i profili più giovani; è bello valorizzare i talenti che tra un anno e mezzo potranno esordire in Serie A. E poi magari anche con la nostra maglia. Detto ciò, per il grande impegno imminente, le scelte sono ormai fatte: la rosa è quasi al completo».
3 Florenzi via da Roma per Valencia, Emerson Palmieri gioca poco al Chelsea: è preoccupato per i suoi terzini? «Assolutamente no, non lo sono. La squadra è impostata, la considero solida: tutti i miei calciatori sanno bene quello che devono fare».
3L’arma in più degli azzurri per l’Europeo?
«Spero che gli avversari ci sottovalutino, questo aspetto potrebbe essere un’arma a nostro favore. Nel frattempo dobbiamo cercare di migliorare e crescere: abbiamo ancora qualche mese per lavorare».
3Intanto, in Serie A, ci si diverte...
«È un campionato bellissimo, con tre squadre in un punto. E con ancora tutti gli scontri diretti da giocare».
3 La sconfitta della Juventus a Verona è soltanto un incidente di percorso?
«Credo di sì, dopo tanti anni di vittorie è normale attraversare un momento più complicato, anche perché la Juve ha cambiato l’allenatore e anche diversi giocatori. In Italia siamo abituati subito a esagerare dopo una sconfitta. La squadra di Sarri rimane la squadra più forte».
3Cosa pensa delle altre in lotta? Tra l'altro, due squadre che lei ha allenato.
«L’Inter e la Lazio sono state brave ad approfittare della frenata della Juventus: se riuscissero a rimanerle agganciate potrebbero giocarsi il titolo. La Lazio è la sorpresa: domenica affronterà l’Inter in una sfida importantissima».
3Ad Appiano l'effetto Conte si fa sentire.
«Infatti, ad Antonio faccio i complimenti per quello che sta dimostrando. Ha ottenuto i giocatori che voleva e sta portando l’Inter dove merita di stare». 3Domenica era a San Siro per il derby: sensazioni?
«Il Milan ha giocatori validi e sta migliorando anno dopo anno. Non sono dell’idea che in ogni stagione si debbano vendere i giocatori per cercarne altri: in questo modo una squadra non può avere una base solida. Nel loro caso si deve ripartire dal primo tempo giocato contro l’Inter».
3Ibrahimovic sarà ancora determinante?
«È un grande campione. Ha la sua età, ma quando gioca lo sa fare ancora molto bene. Credo che lui sia stato in assoluto uno dei giocatori più forti al mondo».
3De Rossi a GQ ha parlato anche di un futuro insieme in Nazionale: quella porta, per ora, socchiusa si riaprirà? «Intende come calciatore? (sorride, ndr). Scherzi a parte, abbiamo parlato prima che lui andasse a giocare al Boca: in quel momento poteva esserci una possibilità. Vedremo quello che lui farà in futuro».
La sconfitta della Juventus sul campo del Verona ci sta, ma è solo un incidente di percorso
Il Milan ha buoni giocatori: deve ripartire dal primo tempo giocato nel derby
Conte ha ottenuto i giocatori che voleva, gli faccio i complimen ti per quello che sta facendo