Inter avvisata Con Strakosha questa Lazio è blindata
Con 20 reti subite Inzaghi ha la miglior difesa del torneo, proprio come il rivale Conte
Ora anche la difesa è da primato. Venti i gol subiti dalla Lazio in campionato: come l’Inter, ma nessuno ha fatto meglio. Quello che era tradizionalmente il lato debole della formazione di Simone Inzaghi si è evoluto in un punto di forza. Due anni fa, la Champions sfuggì all’ultimo giro, nei novanta minuti finali contro l’Inter, ma nel bilancio di fine stagione rimase in rosso il peso schiacciante delle reti reti incassate: ben 49. Che smontarono la carica degli 89 gol segnati che assegnarono ai biancocelesti il relativo primato. Un anno fa, dopo 23 giornate, i gol presi erano 25, nel 2018 addirittura 29, nel 2017 ammontavano a 27.
Strategie
Non è stata rifondato il reparto, è cambiato il modo di interpretare la fase difensiva con gli stessi elementi. Più pressing e un ritmo superiore, controlli serrati sugli attaccanti avversari, filtro continuo dalla mediana. E la Lazio soprattutto ha imparato a difendersi con lucidità, anche nelle fasi più burrascose. A testa bassa e senza staccare mai la spina. Un lavoro che, in realtà, era scattato già nella scorsa stagione: il bottino difensivo andava migliorato per portarsi a certi livelli. Non serviva solo la capacità di produrre vagonate di gol. Inzaghi e il suo staff hanno lavorato molto sugli equilibri tra i reparti. L’acquisto che doveva garantire il salto di qualità alla retroguardia, lo slovacco Denis Vavro, costato 12 milioni di euro, non ha ancora giocato una gara da titolare in campionato. Sulla destra si è rilanciato Luiz
Felipe e Patric si è rivelato una sorprendente alternativa, Acerbi giganteggia al centro tanto da aver riconquistato il posto e Radu sta vivendo una seconda giovinezza. E poi c’è Bastos che sa farsi trovare pronto a ogni chiamata.
Saracinesca
La solidità difensiva combacia anche col rendimento di Thomas Strakosha. Non ha saltato un minuto in questo campionato il 24 enne portiere albanese. È ormai una sicurezza. Le sue parate incidono. Al momento giusto, sa sfoderare la prodezza. Tutto con serenità. Dopo una parata salva risultato, Strakosha ostenta sempre uno sguardo rilassato, come se avesse fatto l’intervento più semplice possibile. La sua personalità si fa sentire sempre di più nel dirigere il reparto. Non ha preso gol nelle ultime due giornate. E domenica sera contro l’Inter insegue un tris inedito. Mai infatti la porta della Lazio nella gestione Inzaghi è rimasta inviolata per tre partite di fila in campionato. E contro l’Inter sarà sicuramente l’esame più insidioso da affrontare. Anche per la serie che scorta l’Inter nelle ultime trasferte contro la Lazio. Tre sconfitte di fila per i biancocelesti.
Con tre gol al passivo per partita. Sei sulle spalle di Straskoha, quelli relativi ai 180’ più recenti del confronto. L’ultima volta in cui la Lazio ha saputo abbassare la saracinesca dinanzi all’Inter risale al primo maggio 2016: 2-0 per la squadra già allenata da Inzaghi, tra i pali c’era Federico Marchetti. Ma Strakosha ha giornate memorabili da esibire nei suoi incontri con i nerazzurri. Si riferiscono alle partite disputate a San Siro. Così il k.o. (1-0) del girone d’andata si contrappone al successo biancoceleste del 31 marzo scorso. Due mesi prima Strakosha non aveva mantenuto la porta inviolata nella sfida dei quarti di Coppa Italia, ma il 5-4 finale della Lazio era passato anche dalle sue parate sui rigori finali (stop a Lautaro Martinez e a Nainggolan). Il portiere albanese aveva chiuso la porta nello 0-0 del 30 dicembre 2017. Insomma, sa come far scudo contro l’Inter. E domenica sera proverà a farlo anche allo stadio Olimpico. Per regalare un’altra prima volta a questa stagione della Lazio che rincorre emozioni sempre nuove.