La Gazzetta dello Sport

Roma, ti presento Perez «Qui per il salto in avanti»

Lo spagnolo possibile titolare sabato contro l’Atalanta: «Esco da una comfort zone, devo dimostrare chi sono»

- Di Andrea Pugliese - ROMA

Le prove generali sono arrivate con Sassuolo e Bologna, tanto per capire anche la nuova realtà. A Bergamo, invece, facile che ci sia il decollo, con la prima da titolare. Contro l’Atalanta la novità in casa Roma potrebbe essere proprio lui, Carles Perez, esterno d’attacco preso a gennaio dal Barcellona per 12 milioni (tra prestito e obbligo di riscatto) più 4,5 di eventuali bonus. Consideran­do le ultime prestazion­i (deludenti) di Under, Fonseca è pronto a lanciarlo nella mischia. «Ho lasciato un grande club ma sono approdato in un altro – ha detto ieri durante la presentazi­one, al fianco di Villar e Ibanez – Ho scelto Roma perché qui voglio crescere e diventare un giocatore importante. Il Barcellona è il passato».

Un passo in avanti

E allora Perez si scalda davvero. Con una voglia matta di far bene, non fosse altro per farsi un bel regalo per i suoi 22 anni (che compirà domenica). A Barcellona con Valverde sembrava andare tutto bene, con 12 presenze e due gol (a Inter e Betis), quando è arrivato Setien i giochi sono cambiati. Il nuovo tecnico era pronto a rilanciare Dembele (poi infortunat­osi di nuovo) e a rispedire Perez nella squadra B. Ecco perché Carles non ci ha pensato un attimo quando è arrivata la Roma. «Non è un passo indietro, ma uno in avanti . Esco dalla mia comfort zone, devo dimostrare quanto valgo in un paese diverso. Una sfida importante, nel calcio nessuno ti regala niente. Sono qui per guadagnarm­i spazio e consideraz­ione. E la chiacchier­ata con Fonseca mi ha convito». Già, quella telefonata in cui ha subito avvertito Carles di cosa lo avrebbe aspettato: marcature strette e spazi ridotti rispetto alla Liga. «Il mister mi aveva avvertito e col Sassuolo mi sono reso conto dell’aggressivi­tà del calcio italiano. Con il Bologna mi sono sentito già più a mio agio». E col Sassuolo in effetti sembrava quasi smarrito, gettato in campo con appena un paio di allenament­i sulla gambe. «Il giorno dopo l’ho chiamato per dirgli che il suo atteggiame­nto non mi era piaciuto – ha detto il d.s. Petrachi –. Roma è una piazza passionale, che si affeziona al giocatore che ci mette l’anima. E questo deve capirlo lui come Villar e Ibanez. Sono tre giovani su cui credo per il futuro».

Lo sfogo del d.s.

Lascio il Barça, ma questo è un grande club. Fonseca mi ha convinto

Perez Lo spagnolo è arrivato dal Barcellona per 12 milioni più 4,5

Sono un otto, mi piace giocare con un mediano vicino Mi sento pronto

Villar Il centrocamp­ista preso dall’Elche: 4 milioni più uno di bonus

Con me siamo sei centrali, ma credo di potere avere presto il mio spazio

Ibanez Difensore ex Atalanta: 8 milioni più 2 di bonus (ma dal 2021)

L’esterno «Ho capito, qui bisogna abituarsi ad un calcio aggressivo»

Petrachi si sfoga «Calunnie su di me. Friedkin? Il nostro progetto non cambia»

E proprio Petrachi ieri ha rubato la scena a tutti con un monologo di quasi 20 minuti che ha colto tutti di sorpresa per temi e toni. Esprimendo una sua insofferen­za personale, che non rispecchia però la posizione della Roma. Il club rispetta le sue parole, ma non le condivide. Iniziando da quelle sui media: «Ero abituato alle difficoltà, ma non alle calunnie. Ed invece ho letto e sentito tante cazzate: si è detto che Dzeko mi

avrebbe bacchettat­o per la mancanza di qualità e che la possibile nuova proprietà mi avrebbe già messo alla prova. E sulla storia del deferiment­o sembravo un killer e invece mi hanno assolto». Poi il mercato e il passaggio sulla nuova società, che non ha fatto piacere a Friedkin. «La Roma non prende giocatori da 70 milioni, ma con quei soldi ne compra sette. Abbiamo fatto una rivoluzion­e iniziata sei mesi fa, ma non pensate che ora arrivi Paperon de’ Paperoni e compri chissà chi. Il progetto non cambia, con i giovani ci vuole tempo». Già, ma sabato a Bergamo ci si gioca la Champions. «E per me è come una finale». Petrachi ha poi chiarito l’episodio di Reggio Emilia («C’era da vergognars­i e da tirare fuori gli attributi, ho tutto il diritto di andare negli spogliatoi e dire alla squadra quello che penso. Ma questo è gossip, io invece sono omertoso e sto attento agli sciacalli») e la trattativa per Ibanez, cercato anche dal Bologna: «Sabatini non è stato corretto dicendo che Roger ci ha scelto per soldi. È stata una scelta per il futuro, il ragazzo prende gli stessi soldi che gli offriva il Bologna». Già, ma a fare la differenza sono state le commission­i all’agente.

 ?? LAPRESSE ?? La conferenza I tre neo acquisti della Roma durante la conferenza stampa di ieri. Da sinistra, Carles Perez, Gonzalo Villar e Roger Ibanez
LAPRESSE La conferenza I tre neo acquisti della Roma durante la conferenza stampa di ieri. Da sinistra, Carles Perez, Gonzalo Villar e Roger Ibanez
 ?? LAPRESSE ?? Spagnolo Carles Perez, 21 anni
LAPRESSE Spagnolo Carles Perez, 21 anni

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