La Gazzetta dello Sport

Pavoletti: «Ma quale rissa...»

Racconta con Cigarini: «Usciti da una cena ci siamo spinti per scherzare e sono caduto»

- Di Roberto Pinna - CAGLIARI

Una conferenza per chiarire la dinamica del nuovo infortunio di Pavoletti e per spegnere le polemiche circolate sui social. Ventiquatt­ro minuti di botta e risposta ieri per Cigarini e lo stesso Pavoletti. Il mediano ha subito voluto precisare una cosa: «Abbiamo deciso di parlare noi due perché siamo gli unici protagonis­ti della vicenda. Ho sentito tante bugie su presunti liti con Birsa o Nainggolan: non è vero nulla».

La dinamica dell’infortunio

Nessuna rissa dunque per presunti malumori nello spogliatoi­o e a raccontare l’infortunio è lo stesso Pavoletti: «Usciti dalla cena di squadra con Cigarini, che è un amico, abbiamo iniziato a scherzare e a spingerci, ho fatto una torsione e sono caduto. Mi spiace che si sia parlato di una rissa perché di queste bugie ne risentono anche le famiglie». Una nuova sfida che pone Pavoletti davanti a un dubbio: «Sto valutando cosa fare per l’operazione e se farla ancora con il dottor Fink. Due giorni fa sono stato in Austria da lui e ha confermato che il crociato è rotto». Un fulmine a ciel sereno: «So che il presidente è arrabbiato, ma ancora non abbiamo parlato di multe». Su una cosa Pavoletti e Cigarini sono certi: il gruppo è unito. Lo sottolinea il regista: «Ho sentito dire che esiste una fazione pro e una contro Maran. Ho letto di Oliva che non avrebbe giocato a Genova perché in disaccordo con il tecnico o di Nainggolan che ha appeso al muro Birsa. Non capisco perché la gente voglia minare così il nostro lavoro».

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