Agenti-Fifa, oggi lo strappo
A Zurigo assemblea dell’Efaa: un documento contro la riforma sull’attività dei procuratori
Èil giorno della rottura formale tra i procuratori e la Fifa, una spaccatura che ruota attorno alla stesura della riforma del regolamento. In particolare il presidente Infantino ha indicato dei limiti ai compensi ed intende porre dei paletti sui mandati di intermediazione. Un business da un miliardo di dollari secondo il Tms della Fifa. Ma i professionisti del settore lamentano il mancato coinvolgimento nei lavori di questi mesi e contestano le nuove norme. Dal canto suo la Fifa non replica e conta di modellare un’intesa che vada incontro alle esigenze della categoria.
La presa di posizione di Pasqualin
All’appuntamento di Zurigo si presenteranno oggi i rappresentanti dell’Efaa, l’associazione internazionale degli agenti che rappresenta 15 Paesi europei più Argentina, Brasile, Usa, Australia e Giappone. L’assemblea è chiamata ad approvare le conclusioni del board che ha già sottoscritto una lettera con la Faf, la neonata organizzazione di Mendes e Raiola, costituita insieme a Stellar Group e Rogon. I potenti del settore in questi mesi hanno minacciato cause milionarie ritenendo «illegali» alcuni passaggi. In questo contesto va segnalata la presa di posizione di Avvocaticalcio, presieduta da Claudio Pasqualin, che sul tema è netto: «Ormai gli agenti sono dei broker, pagati da tutti: calciatori, club venditore e acquirente. Per noi la figura del mediatore è inammissibile: intervenga la Figc, visto che il doppio mandato era vietato prima della deregulation».