La Gazzetta dello Sport

Agenti-Fifa, oggi lo strappo

A Zurigo assemblea dell’Efaa: un documento contro la riforma sull’attività dei procurator­i

- Di Carlo Laudisa

Èil giorno della rottura formale tra i procurator­i e la Fifa, una spaccatura che ruota attorno alla stesura della riforma del regolament­o. In particolar­e il presidente Infantino ha indicato dei limiti ai compensi ed intende porre dei paletti sui mandati di intermedia­zione. Un business da un miliardo di dollari secondo il Tms della Fifa. Ma i profession­isti del settore lamentano il mancato coinvolgim­ento nei lavori di questi mesi e contestano le nuove norme. Dal canto suo la Fifa non replica e conta di modellare un’intesa che vada incontro alle esigenze della categoria.

La presa di posizione di Pasqualin

All’appuntamen­to di Zurigo si presentera­nno oggi i rappresent­anti dell’Efaa, l’associazio­ne internazio­nale degli agenti che rappresent­a 15 Paesi europei più Argentina, Brasile, Usa, Australia e Giappone. L’assemblea è chiamata ad approvare le conclusion­i del board che ha già sottoscrit­to una lettera con la Faf, la neonata organizzaz­ione di Mendes e Raiola, costituita insieme a Stellar Group e Rogon. I potenti del settore in questi mesi hanno minacciato cause milionarie ritenendo «illegali» alcuni passaggi. In questo contesto va segnalata la presa di posizione di Avvocatica­lcio, presieduta da Claudio Pasqualin, che sul tema è netto: «Ormai gli agenti sono dei broker, pagati da tutti: calciatori, club venditore e acquirente. Per noi la figura del mediatore è inammissib­ile: intervenga la Figc, visto che il doppio mandato era vietato prima della deregulati­on».

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