La Gazzetta dello Sport

Sergej piede caldo Il fattore Milinkovic fa sognare la Lazio

Il serbo si esalta contro le grandi. E all’Inter ha già segnato

- Di Stefano Cieri - ROMA

Il piede è caldo. Come sempre quando sente avvicinars­i il profumo della grande sfida e l’odore dell’avversario di primissimo livello. Come i veri purosangue Sergej Milinkovic si esalta al massimo quando sale il livello della contesa. I campioni sono fatti così. Fanno fatica a entusiasma­rsi quando c’è da affrontare l’ordinario, ossia le partite normali. Si trasforman­o invece quando si avvicina il big-match, la partita che vale molto di più dei tre punti che mette in palio.

Prove generali

Così in questi giorni a Formello Milinkovic è particolar­mente su di giri. Aspetta con ansia il match con l’Inter di domenica, la prima sfida scudetto che affronterà da quando è arrivato alla Lazio. Una partita che non vede l’ora di vivere in un Olimpico che si preannunci­a da tutto esaurito. Anche se nell’ultimo anno i suoi compiti tattici sono cambiati (il baricentro è più basso, si dedica maggiormen­te alla fase difensiva) il feeling col gol è rimasto. Ne segna meno, ma più pesanti. E in particolar­e lo fa contro le grandi squadre, quelle con cui è più bello fare l’impresa. Come gli è riuscito per esempio contro la Juve in campionato lo scorso dicembre. Un vero gioiello, il suo, che regalò alla Lazio i tre punti (fu la rete del sorpasso). Il Sergente spera di riservare lo stesso trattament­o all’Inter. E in questi giorni sta facendo le prove generali. Mercoledì in allenament­o a Formello è stato capace di realizzare un gol apparentem­ente impossibil­e. Con un tocco «maradonesc­o», di collo interno, ha segnato nella porta del campo attiguo a quello in cui si stava allenando, facendo superare alla palla anche la rete di recinzione alta sei metri. E lo ha fatto per due volte. Dopo la prima, Inzaghi lo ha bonariamen­te provocato, dicendogli che non ci sarebbe mai più riuscito. Smentito subito.

Il grande sogno

Al tecnico domenica basterebbe anche un gol normale, purché serva a regalare i tre punti ai biancocele­sti. Milinkovic, tra l’altro, ha firmato l’ultima vittoria laziale sui nerazzurri, quella colta nella partita di ritorno dello scorso campionato a San Siro. In quella di andata di questo torneo, sempre al Meazza, ha invece fatto un altro tipo di gol. È uscito tra gli applausi del pubblico rivale, trattament­o che di solito viene riservato solo ai grandi campioni. Sarà così anche stavolta? Difficile, perché stavolta LazioInter vale per lo scudetto. E Milinkovic sente il profumo della grande sfida e delle imprese impossibil­i.

Spero che Inzaghi vinca lo scudetto, se lo merita, la sua Lazio è simile alla nostra

Ho vinto tanto con la Lazio, non con l’Inter: è l’unico rimpianto della mia carriera

Matias Almeyda

TEMPO DI LETTURA 2’04”

 ?? IPP ?? Dovunque Sergej Milinkovic-Savic, 24 anni, centrocamp­ista della Lazio e della Serbia. Ha disputato 25 partite ufficiali e segnato 4 reti in questa stagione
IPP Dovunque Sergej Milinkovic-Savic, 24 anni, centrocamp­ista della Lazio e della Serbia. Ha disputato 25 partite ufficiali e segnato 4 reti in questa stagione

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy