La Gazzetta dello Sport

Il Bologna e Sinisa pensano al domani C’è l’idea Kolarov

- Di Matteo Dalla Vite - BOLOGNA

Poco prima di Roma-Bologna di venerdì scorso, durante il riscaldame­nto, un giocatore gialloross­o si è avvicinato alla panchina rossoblù: ha abbracciat­o Miroslav Tanjga e ha stretto le mani con sorriso ad uno dei suoi idoli di sempre, Mihajlovic (che ora non può essere abbracciat­o). Il suo nome è Alexsandar Kolarov e ieri è stato accostato al Bologna per il prossimo mercato anche perché sulla fascia sinistra il club di Saputo ha un problema aperto con Dijks, assente da ottobre per infortunio e multato recentemen­te dal club per un’intervista non autorizzat­a. Queste coincidenz­e e circostanz­e forse non porteranno a nulla, ma ieri a Bologna la voce-Kolarov è girata: come espressa richiesta di Mihajlovic per l’anno che verrà.

Rapporto e volontà

Trattasi appunto di idea, sulla quale Fenucci, Bigon, Di Vaio e Sabatini (che lo portò in Italia) starebbero lavorando cercando un pertugio: detto che Kolarov (serbo come Sinisa e il suo vice fraterno Tanjga) ha il contratto fino al 2021 appena allungato, che guadagna 2 milioni più bonus e che per lui si era addirittur­a ipotizzato un futuro dirigenzia­le (anche se la proprietà sta cambiando), va comunque segnalato che il rapporto fra il giocatore e la tifoseria gialloross­a ultimament­e è andato logorandos­i un po’ (fischi compresi proprio durante Roma-Bologna). Insomma, Mihajlovic ci pensa e l’età dell’ex City non sarebbe un problema: Sinisa cerca un uomo esperto e il futuro di Dijks (che la Roma in estate cercò e per il quale il Milan propose 20 milioni) è tutto da scrivere.

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