Gattuso vuole un Napoli trasformista
Difensivista con l’Inter, offensivo con il Cagliari: il tecnico non vuole moduli fissi
Il giorno dopo l’impresa di San Siro, Rino Gattuso s’è nuovamente immerso nel lavoro quotidiano, inserendo nella casella “prossimo avversario”, il Cagliari. La parentesi di coppa l’ha voluta commentare senza troppa enfasi, scottato com’è stato dalla volubilità del suo Napoli. S’è detto e scritto sul catenaccio da lui adottato contro l’Inter. E nessuno ha avuto voglia di criticarlo, perché dinanzi al risultato, tutto dovrebbe passare in secondo piano. La Juventus di Max Allegri ha vinto 5 scudetti con l’assillo di dover produrre spettacolo ad ogni costo. Figurarsi se si può contestare l’allenatore napoletano per l’atteggiamento tattico scelto per limitare l’Inter e per capitalizzare al massimo qualche ripartenza. Gli è andata di lusso, perché ha vinto e ha ipotecato la finale di coppa Italia: vincerla potrebbe influire sulle scelte della società e sul suo futuro.
Scelte azzeccate
Stavolta, ha sbagliato poco o niente nelle scelte. Demme dinanzi alla difesa, ormai, è una garanzia, così come Di Lorenzo, Mario Rui e Manolas alle sue spalle. I quattro centrocampisti a sostenere l’unica punta, Mertens, non rientrano nelle sue abitudini. Ma le partite, andata e ritorno, vanno gestite, soprattutto nel risultato. Contro l’Inter, Gattuso s’è impegnato a limitarne il gioco, di schermare la propria metà campo in modo da isolare Lukaku e Lautaro. Ha vinto e non importa come ci sia riuscito. La notte di San Siro ha anche certificato il recupero di Fabian Ruiz, autore del gol e di una prestazione che non si vedeva da tempo.
Esclusioni eccellenti
Il catenaccio di San Siro verrà riposto, per la trasferta di Cagliari si ritornerà al 4-3-3 e qualcuno dei protagonisti in coppa verrà, per forza di cose, escluso. Bisognerà fare spazio per la conferma di Fabian Ruiz, per esempio. E dato per scontata la presenza di Demme e il rientro dal primo minuto di Allan, a restare fuori dovrebbe essere Zielinski. Così come in attacco, dove Mertens dovrebbe cedere il proprio posto a Milik. A completare il tridente ci saranno ancora Callejon e Insigne.
Il caso
Un caso a parte è quello di Kalidou Koulibaly che ha recuperato dall’infortunio muscolare, ma non è ancora nelle migliori condizioni fisiche. La sua stagione, finora, è al di sotto della sufficienza e c’è il sospetto che il club abbia già fatto la propria scelta, ovvero, cederlo al miglior offrente nella prossima estate. Il rinnovo di Maksimovic e l’acquisto di Rahmani per giugno rappresentano qualcosa più di un indizio. D’altra parte, ad inizio ottobre, Aurelio De Laurentiis ammise, esplicitamente, che se avesse ricevuto un’offerta convincente, non avrebbe esitato a cederlo. E qualche indiscrezione in sede è già arrivata. Il Manchester United, per esempio, una mezza idea ce l’ha, ma partendo da una proposta meno consistente dei 100 milioni di euro offerti a luglio scorso.
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I DUBBI
Caso Koulibaly Probabile che resti fuori anche lunedì. E a giugno andrà via