Il Catania ora trema La Finanza setaccia i beni di Pulvirenti
C’è anche il centro sportivo di Torre del Grifo, sede della Finaria che controlla anche il Catania, tra le sedi oggetto di perquisizione da parte della Guardia di Finanza. Di buon mattino, sei volanti hanno dato la sveglia alla squadra che preparava la gara di Coppa con la Ternana. L’azionista di maggioranza di Finaria è Antonino Pulvirenti, ex presidente e attuale patron del Catania, che ha anche aperto la porta della propria abitazione alle Fiamme Gialle. Non solo: sono stati acquisiti documenti di un’azienda agricola, di un istituto di vigilanza, di un albergo. Non c’è stato fino a oggi sequestro di beni economici (dunque il Catania continuerà l’attività economica come sempre), ma solo l’acquisizione di documenti. E’ stato anche individuato un fondo con 30 milioni di euro depositato in Lussemburgo.
Indagato
Pulvirenti è indagato per bancarotta fraudolenta. Gli investigatori del nucleo di polizia economico finanziaria di Catania, oltre ad aver notificato all’imprenditore un provvedimento di perquisizione, hanno messo a setaccio lo studio di un commercialista di Messina e la sede di un legale internazionale a Roma. Hanno ricevuto la perquisizione domiciliare, in qualità di componenti della società Meridi, anche il rappresentante legale Carmelo Sapienza e il dirigente Francesco Cipolla, e poi il rappresentante legale dell’azienda Agricola, Santi Pulvirenti, il presidente e il consigliere del Cda di Finaria e del Catania, Davide Franco e Giuseppe Davide Caruso.