La Gazzetta dello Sport

Placì spinge il Fakel «Siamo matricole ma l’impresa capita»

L’italiano tecnico dei russi: «La prima volta in Champions.Lube e Sir sono un altro pianeta»

- Di Valeria Benedetti

Da tre anni per giocare in casa deve prendere un aereo da Mosca e volare per quattro ore. Immaginate­vi le trasferte. Ma Camillo Placì non se ne lamenta. È uno dei tecnici giramondo made in Italy, molto apprezzato fra Bulgaria e Russia. E al Fakel Novy Urengoj sta vivendo una stagione da ricordare, almeno in Europa: quella di quest’anno infatti è la prima partecipaz­ione della squadra siberiana alla Champions League e la qualificaz­ione ai quarti, dopo la vittoria di mercoledì sul Kemerovo, sembra ormai cosa fatta. Una soddisfazi­one per il tecnico pugliese che in campionato è posizionat­o al quinto posto. «Abbiamo avuto tanti problemi dall’inizio dell’anno: Kliuka è fuori da un mese e mezzo e spero di recuperarl­o per i playoff e a turno non ho avuto Volkov e si sono infortunat­i entrambi i palleggiat­ori».

3I viaggi avanti e indietro da Mosca non aiutano.

«Ma siamo abituati, d’altronde non si può fare diversamen­te. A Novy Urengoj (centro siberiano cuore del colosso Gazprom, ndr) le condizioni sono difficili da reggere per gli atleti. Oltre alle temperatur­e che a volte scendono anche a -40, c’è un 20% in meno di ossigeno nell’aria. Un allenament­o di 2 ore diventa difficile da sostenere per gli atleti in queste condizioni».

Ci rompe perdere con Civitanova, l’obiettivo è arrivare a battere squadre di questo livello

Simone Giannelli regista di Trento

All’inizio abbiamo sofferto molto la battuta di Trento. Bravi a riprenderc­i e a chiudere

Osmany Juantorena

Capitano Lube

3 Però la qualificaz­ione ai quarti di Champions è praticamen­te fatta.

«Si ci manca la partita in casa con Lubiana mentre il Kemerovo che è secondo gioca con Berlino ma non dovrebbero esserci problemi. C’è tanto entusiasmo intorno alla squadra per questo. Anche in campionato devo dire la verità. A Novy Urengoj l’impianto contiene un po’ più di 5000 persone ed è sempre gremito anche nelle partite di campionato. E nel 2018 abbiamo partecipat­o per la prima volta anche al Mondiale per Club arrivando terzi dietro Trento e Civitanova. Sono stagioni importanti».

3 Ai quarti potrebbe incontrare qualche italiana...

«Già e non sarebbe facile perché sono squadre fortissime. Noi siamo esordienti, superato il girone dobbiamo divertirci e pensare che su andata e ritorno tutto può succedere».

3Segue la Superlega da lontano?

«Sì e devo dire che il livello di quest’anno è eccezional­e. Civitanova e Perugia sono più forti di qualsiasi Nazionale ma anche Modena e Trento sono molto forti. Quindi per noi sarebbero avversari molto ostici. Ma, ripeto, superata la fase a gironi dobbiamo pensare a goderci l’avventura poi tutto può succedere».

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Dalla Puglia Camillo Placì, 63 anni, da tre anni in Russia al Fakel

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