Doro: «Noi, tosti tosti» Lisa: «Quanto orgoglio» E oggi torna la rivalità...
Wierer raggiante: «Avevo un po’ di pressione. La lite con la Vittozzi? Cose passate». Windisch: «Sono rimasto calmo»
Siamo stati forti, non abbiamo sbagliato quasi nulla. Non ho mai pensato alle polemiche
Lisa Vittozzi
Ieri compagne nella staffetta, oggi rivali nello sprint. E’ il biathlon, bellezze. E le bellezze sono le nostre api regine: Lisa Vittozzi e Dorothea Wierer. L’attesa era per loro, per capire se il polverone della vigilia Mondiale (alzato da un’intervista di Lisa) avrebbe mandato in fumo le speranze di medaglia italiane. Forse ci speravano gli avversari. E invece…
Che fame
Eccole le nostre campionesse, sedute accanto. La Wierer sente aria di casa, chiama Andrea Facchinetti (il capo addetto stampa della federazione qui ad Anterselva) e ordina «qualcosa da mangiare, abbiamo una fame…». E quando le passano un dolce al suo amato cioccolato, lo divora in pochi istanti, leccandosi le dita. «Una goduria – spiega – appena un gradino sotto l’argento vinto. Se ho sentito la pressione? Un po’ sì, giocavo in casa. Ma non ho pensato alla medaglia, sono rimasta concentrata sulla mia gara. Ci sono stati momenti complicati, avevo solo due ricariche a disposizione, la situazione era tutt’altro che facile. Domani (oggi, ndr) ci giocheremo le nostre possibilità nella Sprint. Le polemiche con Lisa dei giorni scorsi? Appunto, cose passate. Abbiamo dimostrato di essere una squadra tosta, molto tosta». Doro sorride, il viso si allarga e spicca il trucco perfetto che mette in risalto l’azzurro degli occhi. A proposito: «Ma ha dato alla Vittozzi consigli sul mascara da usare? Aveva un make-up perfetto…», chiediamo. Risata, poi Doro spiega: «Sì, qualcosa ci siamo dette. Ho aperto una strada, adesso in molte mi seguono. Fa piacere, perché mettere in risalto la femminilità è una bella cosa». E ci saluta felice con le mani, dove spiccano le unghie color verde scuro, come il colore della sua automobile. Raggiante anche la Vittozzi: «Siamo stati forti, non abbiamo sbagliato quasi nulla. Sono orgogliosa di questa squadra. Non ho mai pensato alle polemiche, certo un po’ di cose lette mi hanno dato fastidio, ma la malelingue le lascio cinguettare, mi scivolano. Rispondo in pista. Se avessi fatto male la mia frazione sarebbe stato un dramma perché avrei vanificato il lavoro degli altri. Ho ritrovato sensazioni positive in vista del
Mondiale. Adesso sotto con lo sprint. Doro avversaria? Siamo abituate».
I due cavalieri
L’argento azzurro è però un affare a 4: senza i bravissimi Lukas Hofer e Dominik Windisch, non sarebbe mai arrivato. E forse proprio la prova di Hofer ha dato la certezza della medaglia: «Il 2° posto è un risultato fenomenale. Sono stato perfetto al tiro? Beh, anche in prova andavo bene. Devo continuare così, ci sono altre gare. Ma nel mio cuore non potrò mai dimenticare questa giornata. La racconterò ai nipotini». Chiusura con Windisch: «Il mio sorriso dice tutto. Sono stato testa a testa con Boe, ma non ho pensato al risultato. Ero focalizzato a fare il meglio possibile. L’argento è da non credere. Se ho rimpianti per gli ultimi tiri? No, Boe è stato più veloce e io sono rimasto calmo, potevo rovinare tutto. Davvero, il 2° posto è pesantissimo. Avevo sognato di arrivare negli ultimi 100 metri così festante davanti al nostro pubblico».
L’argento è un risultato fenomenale ora bisogna continuare così. Io perfetto anche in prova
Lukas Hofer
Il testa a testa con Boe? Potevo rovinare tutto, ma non ho pensato al risultato
Dominik Windisch
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