La Gazzetta dello Sport

La Figc: «Proviamo il challenge nella Serie A»

Gravina: richiesta informale alla Fifa. E con Rizzoli: da subito gli arbitri vadano più al monitor

- Edoardo Lusena

Due partite

Una nota stringata ma dirompente, che arriva all’improvviso nel bel mezzo della stagione e nell’anno conclusivo del primo mandato di Gravina. E che sembra correre su due binari: da una parte la Figc fa un balzo in avanti portando una proposta lanciata nel tempo da addetti ai lavori e club sui tavoli internazio­nali delle grandi decisioni (dopo aver coinvolto la Fifa l’ultima parola andrebbe all’Ifab, l’organismo internazio­nale all’interno della Fifa, cui fanno capo i regolament­i, incluso il protocollo Var). Dall’altra il “richiamo” agli arbitri, che restano estranei alla mossa sul challenge - perché vadano di più al monitor, un provvedime­nto concordato con l’“allenatore” dei fischietti Rizzoli, ma in cui non compare il presidente dell’Aia Marcello Nicchi. Non stupisce che, anche graficamen­te, i due temi e gli attori in gioco (Federazion­e e arbitri) restino distinti nella nota: nelle ultime occasioni di dibattito pubblico, infatti, gli arbitri maggiori ed i loro vertici sono sempre sembrati contrari all’ipotesi di un Var a chiamata da parte delle squadre. Dal presidente Nicchi - vicino al termine del terzo mandato senza escluderne un quarto - a Pierluigi Collina, al Festival dello Sport di Trento nel 2018, che al fianco dello stesso Rizzoli si mostrò più che dubbioso in merito, così come di recente si è detto restìo al riguardo il capo degli arbitri Uefa Rosetti.

Favorevoli e contrari

La proposta di aprire a un modello già adoperato in modo diverso in altri sport (come raccontiam­o qui sotto), viene da lontano. Nelle prime fasi del Var, era il 2018, anche alcuni presidenti avanzarono la proposta. Ma il tema è riemerso negli ultimi mesi: dopo l’infuocato finale di Napoli-Atalanta fu il patron azzurro Aurelio De Laurentiis a proporla, mentre sul fronte degli allenatori i due tecnici di Atalanta e Juventus, Gian Piero Gasperini e Maurizio Sarri, si dichiararo­no contrari, con il toscano che disse: «Due chiamate non mi basterebbe­ro, ne chiederei sette o otto e sarei a rischio espulsione». Più di recente a riproporre l’idea era stato il presidente della Fiorentina Rocco Commisso, autore di una sortita scomposta sugli arbitri poi parzialmen­te corretta. Mentre ieri, a caldo, il Chief Football Officer della Juventus, Fabio Paratici ha spiegato: «Siamo sempre stati aperti alla novità, poi sono da vedere i termini della richiesta. Sarà valutata dagli organi competenti e dalle società, poi vedremo il da farsi». Insomma, tutti alla finestra, ma stavolta dalla teoria si potrebbe passare alla pratica.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy