La Gazzetta dello Sport

Raiola allo scoperto «Gigio può partire E se Ibra si diverte...»

Raiola esalta lo svedese. Sul portiere: «Rinnovo? Dipende dalle ambizioni del club»

- di Fallisi, Gozzini

Le ultime proiezioni si sono materializ­zate nella notte post Milan-Juve e hanno confermato quello che si intuiva da qualche tempo: si può pensare al domani con un destino teoricamen­te in bilico ma forse molto più a fuoco di quanto non raccontino clausole e accordi depositati in Lega, oppure guardare al futuro con occhio incerto nonostante un legame affettivam­ente indissolub­ile e tecnicamen­te solido ancora per un anno e mezzo. Di sicuro ci sarà da stare all’erta fino al fischio finale, perché la doppia partita Ibra-Donnarumma è aperta e può riservare sorprese fino alla fine. Gli attori sono noti: il Milan da una parte, i due senatori sui generis – in mezzo scorrono diciotto anni di differenza – dall’altra con Mino Raiola, agente di entrambi pronto a entrare in azione. La chiacchier­ata del manager davanti a taccuini e telecamere nella pancia di San Siro dell’altra notte è stato il primo squillo ed è servita soprattutt­o ad accendere i fari su quello che diventerà inevitabil­mente il campo centrale di qui a fine stagione, e non sarà quello di Zlatan. Perché Ibra, dice Raiola, si diverte ed è felice. «Adesso è in prova, vediamo. Io gli consiglio di andare avanti se si diverte e fermarsi se non si diverte più. C’è un mezzo progetto, alla fine della stagione deciderà». Quel progetto per ora solo abbozzato potrebbe condurre in futuro Ibra dal campo alla scrivania, sempre in rossonero: l’eventualit­à era già chiara a Zlatan e al Milan al momento della firma.

Rebus Gigio

Il cielo di Donnarumma invece resta cupo e non si annunciano schiarite. «Il rinnovo di Gigio? Niente è impossibil­e ma non ne abbiamo mai parlato – ha spiegato Raiola –, io aspetto ancora le scuse dei tifosi del Milan, di tutti quelli che durante l’ultima trattativa per il rinnovo mi dicevano che io ero una m...». Più che le scuse dei fan rossoneri, l’agente italo-olandese aspetta una mossa che dal Portello non è ancora arrivata e che per il momento, da quello che filtra, non è nemmeno all’orizzonte. Con il contratto in scadenza a giugno del 2021, però, il tempo comincia a stringere. Anche perché, senza un accordo per il prolungame­nto, il portierone cresciuto nel vivaio sarebbe libero di scegliere una nuova destinazio­ne a sei mesi dalla fine del contratto. Ipotesi che era rimbalzata più di una volta nell’estate del 2017, quella dello scontro totale tra Raiola e l’allora proprietà cinese che aveva preceduto la firma di Gigio («Non fu la scelta giusta, fu la scelta del cuore», le parole di Raiola), ma che non sarà presa in consideraz­ione questa volta. Lo dimostrano i toni dell’agente, decisament­e più morbidi rispetto al passato («Donnarumma e il Milan hanno l’obiettivo di andare in Champions e Gigio ha due anni di contratto, c’è tutto il tempo per valutare»), anche se il punto di vista sulla proprietà Elliott resta lo stesso di sempre: «Il mio lavoro è molto semplice, guardo solo al bene dei miei calciatori. Se giochi in un club che può fare certe cose allora rimani, altrimenti è meglio andar via. Ecco, su questo non abbiamo ancora capito bene, ma non voglio alzare polveroni». La palla passa al Milan, che dovrà ragionare su una proposta che si annuncia in salita sia dal punto di vista economico – i 6 milioni netti all’anno che Donnarumma guadagna sono quasi il doppio del tetto salariale stabilito dal club – che sportivo, con il quarto posto lontano dieci punti. Lo scenario più verosimile resta così quello di una separazion­e a giugno, quando una big d’Europa potrebbe farsi avanti garantendo al Milan un incasso da top player – oggi Gigio vale non meno di 50 milioni – e al giocatore un futuro all’altezza delle sue ambizioni: le pretendent­i sono Real Madrid, Chelsea e lo stesso Psg che aveva già bussato la scorsa estate, mentre la pista Juve, fresca di rinnovo con Szczesny, al momento si è raffreddat­a.

Jack in uscita

Complicata la trattativa Donnarumma, complicati­ssima quella per Bonaventur­a, in scadenza tra quattro mesi: «Jack sta vivendo un momento difficile ma la qualità non si discute – ha detto Raiola –. Può darsi che nel Milan ci sia qualcuno che vuole il rinnovo e altri che non lo vogliono. Chissà, magari cercheremo altre strade». Una potrebbe portare alla Roma: attraverso alcuni compagni di nazionale, Bonaventur­a avrebbe fatto sapere che quella gialloross­a sarebbe una destinazio­ne gradita.

«Se la società può fare certe cose resta, altrimenti meglio andare»

«Ibrahimovi­c deciderà a fine stagione. Se si diverte, va avanti»

Procurator­e Mino Raiola assiste i 2 giocatori di riferiment­o del Milan

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(Foto: Gigio Donnarumma)

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