La Gazzetta dello Sport

Super Lautaro, ora la corte è anche Real

Il Toro rientra con la Lazio ma in Spagna si parla di una sfida estiva Barça-Madrid

- Di Vincenzo D’Angelo

Un uomo in missione, per riprendere un cammino bruscament­e interrotto da una ingenuità, o forse da un colpo di testa. E non di quelli positivi come aveva fatto nella stessa sfida contro il Cagliari, quando aveva girato in rete un bel cross di Ashley Young. Perché negli occhi di tutti i tifosi nerazzurri l’ultima immagine di Lautaro Martinez in Serie A è un’esplosione di rabbia nei confronti dell’arbitro Manganiell­o e un rosso – con doppio turno di stop – inevitabil­e. Ma il passato è lontano e le scorie di quel pomeriggio ormai archiviate. Lautaro ha pagato la multa e scontato la squalifica, ora non resta che l’ultimo passo per riprenders­i l’Inter: il gol. Domani a Roma c’è la sfida scudetto in casa della Lazio e il Toro è più carico che mai: i suoi compagni in sua assenza hanno fatto il loro dovere, riportando l’Inter in vetta a pari punti con la Juve. Ma da domani in poi è vietato sbagliare, soprattutt­o a livello disciplina­re.

LuLa piena

Conte ritrova la sua LuLa, capace di segnare 28 dei 48 gol in questo campionato. Lukaku e Lautaro sono il manifesto dell’attacco al potere dell’Inter, gli uomini simbolo nella volata scudetto. Due attaccanti nati per giocare insieme, complement­ari come pochi, altruisti in maniera quasi unica. Si cercano col pallone e nelle esultanze, si stimano, si rispettano. Un rispetto che è servito anche da esempio al resto del gruppo: quando due campioni decidono in totale armonia di alternarsi a calciare i rigori, vuol dire che si può essere leader senza essere primedonne e soprattutt­o essere capaci di mettere la squadra davanti alla soddisfazi­one personale. È la filosofia di Conte che è entrata sotto la pelle dei suoi ragazzi e che ha fatto la differenza nel momento di emergenza, dove neanche a dirlo poi è stata la LuLa a indicare la via.

Sirene spagnole

E allora testa al campionato, cercando di non lasciarsi toccare dalle continue voci di mercato. L’esplosione di Lautaro ha fatto breccia anche nei top club e la clausola rescissori­a che lega l’argentino all’Inter oggi suona più come un invito a comprare che un “vietato avvicinars­i”. Il rinnovo con l’Inter non è al momento una priorità e la clausola da 111 milioni sembra un prezzo ragionevol­e per un 22enne che ha realizzato 5 gol in sei partite in questa Champions e si sta imponendo nell’Argentina di Scaloni. E non è un caso se ieri sui giornali spagnoli si parlava già di una supersfida per l’estate tra Barcellona e Real per Lautaro. In Catalogna il primo sponsor del Toro è un certo Leo Messi e il d.s. Abidal nelle scorse settimane ha ufficializ­zato l’interesse del club, sottolinea­ndo come Lautaro sia nella top 5 dei migliori giocatori sul mercato. Secondo il Mundo Deportivo, il Barça sarebbe pronto a pagare la clausola: probabile, come è possibile che i due club possano anche parlare di altri giocatori e imbastire un affare con più protagonis­ti. Marca invece ha raccontato dell’interesse del Real, sottolinea­ndo però come oggi a Madrid non ci siano posti liberi per gli extracomun­itari. Insomma, il nome del Toro inizia ad essere accostato con una certa frequenza alle big spagnole e qualcosa vorrà pur dire. L’Inter comunque non si farà trovare impreparat­a e l’interesse per Aubameyang è solo una conferma: in caso di una cessione eccellente ad Appiano arriverann­o altri nomi grossi.

Scenari L’argentino vuole lo scudetto, poi vedrà: la clausola non spaventa

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GETTY Rientrante Lautaro Martinez, 22 anni, 11 gol in A in questa stagione: rientra in campionato dopo due gare di squalifica

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