La Gazzetta dello Sport

Per i vertici Aia è rigore. Il Milan invoca chiarezza

- di Alessandra Gozzini - Edoardo Lusena

Uno degli aspetti della partita di Coppa Italia su cui il Milan ha continuato a riflettere è la direzione arbitrale e la valutazion­e degli episodi da parte di Valeri. Senza rancore, che non c’era nelle parole del d.t. Maldini dopo la partita, e non c’era ieri: per il club il conto degli episodi a favore e sfavore può essere letto in equilibrio. La richiesta di chiarezza invece è diretta: la società invoca un’interpreta­zione unica e definita sui falli di mano in area. Il club ricorda le parole del designator­e Rizzoli alla riunione con i club di A lo scorso novembre a Roma: un episodio ritenuto analogo a quello che ha coinvolto Calabria e Ronaldo, decisivo per il rigore del pari bianconero, era già finito al centro dell’attenzione. Allora il tocco di mano di Cerri in Cagliari-Brescia (prima giornata di campionato, rigore per gli ospiti) fu giudicato non sanzionabi­le: «Cerri salta per colpire di testa ma non ci arriva e ricade con il braccio allargato. In questo caso la dinamica viene prima del criterio geometrico e non è punibile» spiegò Rizzoli. Per il Milan vale lo stesso per Calabria. In realtà secondo i vertici arbitrali, che valutano corretta la lettura di Valeri, la fattispese­conda cie è diversa per l’attitudine e la postura del giocatore del Milan che, in salto, allarghere­bbe braccia e gambe per andare a contrastar­e il tiro che arriva da dietro aumentando lo spazio del corpo, al contrario di quanto avviene per Cerri che salta in alto per la palla mancandola prima del rimbalzo sul braccio.

Calciatori e social

I giocatori rossoneri sposano, in toni più o meno decisi, la richiesta del club ai fischietti, via social: Calhanoglu pubblica una storia su Instagram (sparirà prima delle canoniche 24 ore). Posta due immagini: nella prima il tocco di mano di Calabria sul tiro di Ronaldo, nella il momento in cui Alex Sandro intercetta con il braccio un suo cross in JuveMilan del 2019. Il titolo è «No comment». Davide Calabria, parte in causa, è più riflessivo: «Orgoglioso del mio Milan e della mia centesima presenza. Triste per un episodio che ancora, dopo tante ore, lascia infiniti dubbi». A proposito di confronti, Galliani, ex rossonero oggi a.d. del Monza ha commentato: «Quello che ho detto e pensato domenica sera lasciamolo stare. Come il gol di Muntari? Non esageriamo, quello è qualcosa che va al di là del bene e del male». Sui social i tifosi sono al solito molto meno pacati.

Valeri designato

Quanto all’arbitro del caso, Valeri, è tra i designati del prossimo turno: sarà il Var di Lecce-Spal. Chi non ci sarà, invece, saranno gli arbitri Giua e Di Bello. I due direttori di gara di Lecce-Napoli e Parma-Lazio della scorsa giornata erano finiti al centro delle polemiche per i rigori negati agli azzurri (Donati su Milik punito con giallo per simulazion­e) e ai gialloblù (Marusic su Bruno Alves e Acerbi su Cornelius). Rientra Pasqua, dopo JuveFioren­tina: 4° uomo in Lazio-Inter, big match affidato al “decano” Rocchi.

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ANSA Difeso L’arbitro Paolo Valeri

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